storace Balsamo ottenuto per spremitura della corteccia, bollita in acqua, di Liquidambar orientalis, albero delle Amamelidacee (detto anche esso storace), particolarmente diffuso nell’Asia Minore. Liquido viscoso, denso, opaco, di colore verde-grigio, che con il tempo ispessisce e diventa quasi nero in superficie, di sapore e odore aromatico, solubile in alcol, etere, cloroformio e benzene. Contiene acido cinnamico (20-23%), cinnamato di cinnamile (30-36%), altri esteri dell’acido cinnamico, stirene, resine, un olio essenziale ecc. Il prodotto in commercio contiene sempre acqua (∼15%) e materiali vari (10-20%) insolubili in alcol; si può trovare sofisticato con altri balsami, con resine e anche con sabbia.
Si impiega in profumeria come fissativo di profumi e per preparare essenze composte; è stato anche usato in medicina nel trattamento di alcune malattie della pelle. In commercio si trovano anche lo s. d’America, ottenuto da Liquidambar styraciflua, e lo s. di Birmania, ricavato da Altingia excelsa: sono balsami simili a quello descritto.