medicina Comunicazione patologica (congenita o acquisita) o realizzata chirurgicamente tra 2 strati o sezioni di uno stesso apparato (circolatorio, digerente). Particolare interesse rivestono in fisiopatologia gli s. (o cortocircuiti) circolatori che caratterizzano alcune malformazioni congenite (comunicazioni interatriale o interventricolare, persistenza del canale arterioso di Botallo ecc.), distinti in arterovenosi e venoarteriosi a seconda che si verifichi il passaggio di sangue arterioso in distretti in cui normalmente circola sangue venoso, oppure il fenomeno opposto. tecnica Nella tecnica delle costruzioni edilizie, per analogia al caso dei circuiti elettrici in parallelo, si chiama s. un tipo di canna fumaria che può smaltire i fumi di più focolai disposti su una medesima verticale, come si verifica per le cappe delle cucine di più appartamenti, disposte lungo una stessa colonna. Si tratta di una canna unica sulla quale si innestano ai diversi piani i tubi delle varie cappe.
In elettrotecnica, termine equivalente a derivazione o parallelo. In particolare, resistore che si dispone in parallelo a un tratto di circuito elettrico percorso da corrente continua per ridurre la corrente che circola in questo a una frazione assegnata. Indicando con R0 la resistenza propria del tratto, perché questo sia attraversato da una corrente pari a 1/m della corrente totale occorre disporre in derivazione al circuito o allo strumento uno s. di resistenza Rs=R0/(m−1); la costante m si dice potere moltiplicatore dello shunt.
Lo stesso nome si dà anche a condensatori, induttori e, più in generale, impedenze disposti in parallelo a un tratto di circuito percorso da corrente alternata: in tal caso il potere moltiplicatore dello s. viene a dipendere, naturalmente, dalla frequenza della corrente.