Scrittore inglese (Londra 1864 - Midhurst, Essex, 1926). Ottenne fama col romanzo d'ambiente ebraico Children of the ghetto (1892), cui fecero seguito varî studî nei quali andarono sempre più insinuandosi [...] dottrine sionistiche, pacifiste, democratiche (The principle of nationalities, 1917; Voice of Jerusalem, 1920, ecc.). Taluni suoi personaggi e ambienti ebraici, spesso tragici, mostrano forte capacità ...
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Drammaturgo inglese (Lothbury, Londra, 1612 - Whitehall 1683); diresse compagnie teatrali dal 1660 in poi. Costruì e diresse (1663) il Theatre Royal poi Drury Lane e dal 1673 fu maestro degli spettacoli [...] a corte. Si accostò all'imitazione del teatro spagnolo nel tentativo di liberarsi dell'influsso elisabettiano. Le sue tragicommedie, tutte d'avventure, The prisoners e Claracilla (recitate probabilmente ...
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Collezionista e antiquario (Londra 1805 - Buckfastleigh Abbey 1861); continuando l'attività del padre Samuel (1771-1842), s'interessò soprattutto di incunaboli e manoscritti. Studiò gli autografi di Melantone [...] e di J. Milton e pubblicò (1858) i Principia typographica, fondamentali per gli studî della xilografia. La sua casa di vendite mise all'asta importantissime collezioni, fra cui le biblioteche di W. Beckford, ...
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Pedagogista (n. Fulham, Londra, 1858 - m. 1932). Laureatosi a Gottinga, fondò nel 1889 ad Abbotsholme (Derbyshire) la prima "scuola nuova", nei cui metodi di insegnamento fuse il meglio delle esperienze [...] educative inglese e tedesca. Il concetto informatore era quello di istituire una comunità di educatori e scolari, con insegnamenti pratici e collettivi, nei quali non venisse tuttavia smorzato il senso ...
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Chimico inglese (Londra 1897 - ivi 1967); prof. di chimica all'univ. di Oxford (1937-64), presidente (1955-60) della Royal Society, socio straniero dei Lincei (1948) e accademico pontificio (1961). Autore [...] di fondamentali ricerche sulla cinetica delle reazioni in fase gassosa, sulla catalisi, sui meccanismi delle reazioni a catena (con particolare riguardo al meccanismo radicalico della sintesi dell'acqua); ...
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Uomo politico (Edimburgo 1784 - Londra 1860), succeduto nel titolo scozzese al nonno (1801). Membro del partito conservatore, ambasciatore a Vienna dal 1813 al 1814 (per questa sua opera diplomatica e [...] antinapoleonica ebbe nel 1814 la paria del Regno Unito come visconte Gordon), fu ministro degli Esteri nel 1828-30 nel ministero del duca di Wellington; poi nel 1834-35 fu ministro delle Colonie sotto ...
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Scultore inglese (Londra 1924 - ivi 2013). Formatosi nella Royal Academy e attivo nell'ambito di H. Moore, si è presto staccato dalle ricerche formalistiche britanniche in una linea originale, aperta alla [...] cultura internazionale. Le sue sculture sono basate essenzialmente su ritmi la cui tensione espressiva è data da un uso dei materiali e del colore che vogliono essere azione, gesto, rapporto evidente e ...
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Archeologo inglese (Londra 1880 - ivi 1960); tra i suoi scavi più noti sono quelli della Nubia (1907-11), di Carchemish, di Tell Açana (1937-39; 1946-49), ma soprattutto di Ur (1922-34). Tra le opere: [...] Expedition to Nubia (varî voll., 1909 segg.); Carchemish (3 voll., 1914-52; i primi due in collab. con Th. E. Lawrence); degli scavi di Ur ha curato la pubblicazione dei primi 9 voll. (1927-61), di cui ...
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Uomo politico (Bath 1873 - Londra 1954); deputato liberale (1906), attorney general nel ministero Asquith (1913). Neutralista, rimase tuttavia nel ministero, divenendo con la coalizione (1915-16) ministro [...] degli Interni. Nel dopoguerra presiedette la commissione per le riforme costituzionali in India (1927-30). Ministro degli Esteri (1931-35), si impegnò negli infruttuosi negoziati sul disarmo a Ginevra, ...
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Attore (Londra 1567 circa - ivi 1619), figlio di James B. che fece costruire (1577) e diresse il London Theatre e poi il Blackfriars Theatre (1596). Ai due teatri ereditati, con i fratelli, dal padre (1597), [...] aggiunse poi il Globe che, distrutto da un incendio nel 1613, fu subito riedificato. Fu compagno d'arte e amico di Shakespeare, di cui interpretò con grande successo i principali personaggi; recitò anche ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
londinese
londinése agg. e s. m. e f. [dal lat. Londin(i)ensis, der. di Londinium «Londra»]. – Della città di Londra, capitale della Gran Bretagna; appartenente o relativo alla città di Londra: la popolazione l.; i tipici quartieri l.; le...