Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] Anche il cancro della mammella è una malattia comunemente diffusa che può essere diagnosticata mediante lo screening.
L'analisi cromosomica, attuata su singoli uomini e donne, da un lato può escludere con certezza che essi siano portatori di anomalie ...
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Stefano Rodotà
La bioetica e la medicina
L’introduzione nel linguaggio scientifico del termine bioetica si deve, agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso, all’oncologo americano Van Rensselaer Potter (1911-2001). La riflessione bioetica ha assunto come oggetto le questioni della vita in tutta ... ...
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Disciplina accademica e ambito di riflessione interdisciplinare che si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali emergenti nell’ambito delle scienze biomediche, proponendosi di definire criteri e limiti di liceità alla pratica medica e alla ricerca scientifica, affinché il progresso avvenga ... ...
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L’introduzione nel linguaggio scientifico del termine bioetica si deve, agli inizi degli anni Settanta del Novecento, all’oncologo V.R. Potter (Bioethics: the science of survival, 1970, trad. it. Bioetica: la scienza della sopravvivenza; e Bioethics: bridge to the future, 1971, trad. it. Bioetica: ponte ... ...
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Gilberto Corbellini
Poiché non possiede un corpus coerente e strutturato di conoscenze e metodi, la bioetica non è una disciplina in senso proprio. Si tratta di un insieme differenziato di riflessioni, che rimandano a diverse idee e teorie etiche, teologiche, filosofiche, politiche, sociologiche, antropologiche, ... ...
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L'introduzione nel linguaggio scientifico del termine bioetica si deve, agli inizi degli anni Settanta del secolo passato, a V.R. Potter (1970, 1971). Il termine ha conosciuto una larghissima fortuna, e va ormai ben al di là dell'originaria etica medica, dato che descrive una molteplicità di campi disciplinari ... ...
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Luisella Battaglia
Incontro delle scienze naturali con le scienze umane
La bioetica è un nuovo campo di ricerca e di riflessione, sorto negli anni Settanta del Novecento, che si propone di studiare i complessi problemi morali, sociali e giuridici sollevati dagli sviluppi delle scienze della vita: la ... ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Carlo Augusto Viano
1. La disumanizzazione della medicina
La bioetica è spesso concepita come lo strumento con il quale si può riportare sotto il controllo della morale una medicina che a quel controllo è sfuggita. Chi vede le cose in questo modo tiene presenti soprattutto gli ingenti sviluppi ... ...
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(App. V, i, p. 368; v. aborto, App. V, i, p. 1; eutanasia, App. V, ii, p. 172)
La condizione umana ha subito, con l'avanzare del progresso tecnologico, modificazioni decisive, al punto che si considera la natura dell'uomo come soggetta a una vera mutazione antropologica, in quanto essa corrisponde all'inserimento ... ...
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Carlo Augusto Viano
Bioetica è la traduzione italiana del neologismo americano bioethics (composto di bio- ed ethics, "etica"). Il termine ha conosciuto una larga diffusione a partire dagli anni Settanta per indicare i problemi morali e giuridici sollevati, da un lato, dalle trasformazioni e dagli ... ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra cultura umanistica e scientifica, e, specificamen te, tra valori morali ed esigenze degli ecosistemi, ... ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] al 50%. Bisogna sottolineare, però, che una grande percentuale di queste morti fetali è da ricondurre alle anomalie cromosomiche associate al ritardo di crescita intrauterino. Alla nascita o durante il travaglio è più frequente l'evenienza di un ...
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Il semplice e il complesso dalla fisica alla biologia
Luciano Pietronero
(Dipartimento di Fisica e Unità INFM, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
The Abdus Salam International [...] La maggior parte di questi studi si basa su un modello con due parametri, il modello NK. N rappresenta il numero di geni nel cromosoma e ogni gene può assumere due configurazioni, 0 oppure 1. La fitness di ogni gene dipende da se stesso e dai geni in ...
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Bioinformatica
GGiovanni Paolella e Giuseppe Martini
di Giovanni Paolella e Giuseppe Martini
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Acidi nucleici e proteine. ▭ 3. Metodi automatici di sequenziamento. ▭ 4. [...] sono assemblate per formare frammenti più lunghi. Ensembl è invece una banca dati dove le sequenze sono organizzate in interi cromosomi cui è possibile associare annotazioni di tipo diverso, come ad esempio i trascritti, i loci genetici, e così via ...
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Clara Albani Liberali e Enrico Maria Cotugno
Alimenti
Legge contro gusto?
La normativa europea sull'alimentazione
di Clara Albani Liberali e Enrico Maria Cotugno
15 marzo
L'Unione Europea delibera a favore [...] stata che ceppi virulenti di Agrobacterium tumefaciens contengono un grande plasmide extracromosomico (cioè non facente parte del singolo cromosoma del batterio), che è stato chiamato Ti (tumor-inducing, induttore di tumore). L'evento molecolare che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] ) è stato un pioniere della citogenetica, di cui ha sviluppato metodi e modelli di studio, definendo nuove patologie cromosomiche. Nel 1971 è stato uno dei membri del comitato ristretto di Parigi per la standardizzazione della citogenetica umana, che ...
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La grande scienza. Biotecnologie
Antonio De Flora
Biotecnologie
Le biotecnologie sono generalmente definite come l'utilizzazione progettuale di sistemi biologici per ottenere beni e servizi. I sistemi [...] che alcune delle anticipazioni fornite nel 2001 non erano corrette. Per esempio, nella recentissima presentazione dell'intera sequenza del cromosoma 7 umano, Stephans W. Scherer e i suoi collaboratori (2003), oltre a definire in 158,953 milioni di ...
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Tossine
GGiuseppe Falcone
di Giuseppe Falcone
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Tossine batteriche: a) criteri di classificazione; b) stato molecolare ed eterogeneità; c) valutazione dell'azione tossica; [...] della produzione di tossina da parte di un fago o di un episoma, cioè di elementi di DNA estranei al cromosoma cellulare.
Un aspetto particolare della tossinogenesi è quello osservato da V. J. Freeman nel 1951: alcuni ceppi di Corynebacterium ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] i batteri avessero un qualche tipo di apparato genetico ma, dal momento che non erano visibili né un nucleo né cromosomi, la loro organizzazione genetica risultava ancora poco chiara. Nel 1952 J. Lederberg introdusse il termine 'plasmide' (una forma ...
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Invecchiare oggi
Roberto Bernabei
Graziano Onder
Le Nazioni Unite hanno definito il 1999 come anno dell’anziano, riconoscendo e confermando che il progressivo invecchiamento della popolazione, una [...] di replicarsi e con alterazioni strutturali. I telomeri sono sequenze di DNA localizzate alle estremità terminali dei cromosomi. Negli uomini, alla nascita, i telomeri sono composti da sequenze nucleotidiche TTAGGG reiterate in coppia per più ...
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cromosoma
cromosòma s. m. [comp. di cromo- e -soma, termine coniato nel 1888 (ted. Chromosom) dall’anatomista berlinese W. Waldeyer] (pl. -i). – In biologia, nome di corpiccioli intensamente colorabili, che si mettono in evidenza nel nucleo...
cromosomico
cromosòmico agg. [der. di cromosoma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai cromosomi: corredo c. (v. corredo, n. 3 c); mutazioni c., variazioni che interessano la struttura del cromosoma; aberrazioni c. (v. aberrazione, n. 6); patologia...