VALORE
Ugo Spirito
. Economia (fr. valeur; ted. Wert; ingl. value). - Il concetto di valore, collegato per un verso a quello di utilità e per un altro a quello di prezzo, è al centro della scienza economica [...] lavoro coagulato" Con il portare in primo piano il concetto quantitativo del tempo, Marx esce dal circolo vizioso in il puro soggettivismo. Se soggettivo, si è detto, è il concetto di utile, entriamo pure nell'anima del soggetto e studiamo la logica ...
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QUASI CONTRATTO
Emilio Albertario
. Il concetto di quasi contratto è qualcosa di indefinito e di vago, anzi di artificioso, per quanto sia ormai tradizionalmente fissato negli schemi scolastici e legislativi [...] giuridico ricollega il sorgere di un'obbligazione. La definizione legale non determina in modo positivo e concreto un concetto giuridieo. Il codice civile italiano disciplina due figure di quasi contratto: la gestione di affari altrui (articoli 1141 ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] è stato considerato, in larga parte della filosofia occidentale, il tratto caratteristico dell'uomo. Ciò non vuol dire, tuttavia, che il concetto di r. sia chiaro e definibile in modo univoco una volta per tutte. In una visione alquanto ampia della r ...
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MEDICINA PREVENTIVA
Giuseppe Rausa
Dal concetto di prevenzione a quello di medicina preventiva. - Il concetto di prevenzione delle malattie, oggi ampiamente accettato e propagandato, può essere considerato [...] di fiducia e disponibilità, quello del soggetto sano è per lo più di assenteismo e di diffidenza, fondato com'è sul concetto umanamente diffuso di non apprezzare lo stato di salute se non quando lo si è perso. Non infrequentemente l'interesse del ...
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Matematica
In statistica, la d. di una serie numerica è la somma dei quadrati delle differenze tra i valori della serie e la loro media; divisa per il numero dei valori considerati dà la varianza. La [...] ruoli sociali degli agenti, tenendo parallelamente conto della sua intensità e della sua direzione. Il concetto di d. deve essere distinto dal concetto di illegalità, poiché non sempre le norme sociali esistenti all’interno di uno specifico contesto ...
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SESSO
Giuseppe MONTALENTI
Lidio CIPRIANI
(fr. sexe; sp. sexo; ted. Geschlecht; ingl. sex).
Sommario. - Introduzione (p. 481). - Storia (p. 482). - La determinazione del sesso: Rapporto numerico dei [...] , o d'intensità fra i fattori M e F, che si trovano in ciascun individuo.
Il Goldschmidt cercò di tradurre il concetto di azione quantitativa, o "valenza" dei geni, o fattori, con un esempio numerico. I numeri però non rappresentano alcun valore ...
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La proprietà di rispondere in maniera adattativa al variabile ambiente esterno è una qualità comune a tutte le forme viventi ed è anche una caratteristica indispensabile alla loro sopravvivenza. È quindi [...] sia la più adeguata possibile alla variazione ambientale cui si vuole far fronte.
Un esempio chiarirà meglio questo concetto. La tensione dell'ossigeno nell'ambiente è evidentemente uno dei fattori essenziali che condizionano in generale quella dell ...
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. Per il concetto filosofico di astrazione, v. astratto.
Definizione per astrazione. - È un modo di definizione specialmente usato nelle scienze fisico-matematiche. In luogo di definire esplicitamente [...] la definizione per astrazione è stata largamente usata, nella fisica, da Grassmann, Helmholtz, Maxwell, ecc., per introdurre alcuni concetti elementari: p. es. si definisce la temperatura dicendo che due corpi hanno "ugual temperatura" se, posti a ...
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Controllo sociale
Erwin K. Scheuch
L'origine e i primi impieghi del concetto
Quello di 'controllo sociale' è stato uno dei concetti principali per la prima sociologia americana, e in assoluto il più [...] in un altro più di quanto la bestia s'immedesimi nell'angoscia della sua preda" (v. Ross, 1901, p. 50). Alla base del concetto di controllo sociale di Ross c'è un assunto antropologico circa l'essenza dell'uomo, secondo il quale egli è condotto allo ...
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secolo Periodo di tempo di 100 anni; è, dopo il millennio, la misura massima in uso per il computo del tempo. Il concetto di un periodo di tempo più lungo della vita mortale fu definito dagli Etruschi [...] come periodo di tempo corrispondente alla durata della vita del più longevo tra i nati nello stesso giorno. I Romani lasciarono che il s. naturale venisse inteso alla maniera etrusca e istituirono il s. ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...