Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Levi
Andrea Grignolio
Giuseppe Levi, fra i grandi studiosi del sistema nervoso della prima metà del Novecento, fu pioniere delle colture in vitro dei tessuti, e svolse ricerche fondamentali [...] Accademia di medicina di Torino», 1937, 15, pp. 199-202 (ora in Lo sguardo attraverso l’obiettivo. Giuseppe Levi, le colture cellulari e lo studio in microcinematografia, 2006, a cura di A. Barasa, D. Cantino, Dvd e rist. anast., Università degli ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] 1960 e 1961) dimostrarono che i sottogruppi dei virus del sarcoma e di quelli della leucosi interferiscono tra loro: ad esempio, una coltura di cellule Ch/O sensibili se è infettata con virus A della leucosi non fissa il virus A del sarcoma, ma fissa ...
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Ramo delle scienze biologiche che ha per oggetto lo studio dei microrganismi, esseri viventi con dimensioni inferiori al millimetro, la cui osservazione richiede l’uso del microscopio ottico. I microrganismi [...] maggior parte delle malattie determinate da batteri. Studi sui virus, con l’impiego di embrioni di pollo e di colture di cellule animali in vitro, hanno portato a conoscere gli agenti eziologici di numerosissime malattie infettive di origine virale ...
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Batteriologo e microbiologo olandese (Amsterdam 1851 - Gorssel 1931), prof. al politecnico di Delft. Studiò particolarmente i tubercoli delle leguminose (ottenne per primo il Bacillus radicicola in colture [...] pure), i batterî dello zolfo, quelli fissatori di azoto, i fermenti lattici ...
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Modelli sperimentali nella ricerca biomedica
Silvio Garattini
La ricerca biomedica è multidisciplinare, e spesso utilizza approcci integrati che si servono di modelli sperimentali molto diversi e con [...] vantaggio in quanto semplifica i problemi, ma dà luogo anche a un'approssimazione spesso grossolana della realtà. L'uso delle colture in vitro è aumentato in maniera esponenziale e si è venuto affermando con l'avvento della biologia molecolare e dell ...
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Agraria
Nel loro insieme si dicono a. colturali concimazioni, lavorazioni e altre operazioni che si fanno per preparare condizioni favorevoli allo sviluppo di una o più colture per una o più annate.
Biologia
In [...] genetica, fenomeno per il quale nel passaggio alle generazioni successive diminuisce l’età di insorgenza o aumenta la gravità di una malattia. L’a. è determinata da mutazioni, dette dinamiche, dovute all’espansione ...
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tetracicline
Matilde Manzoni
Tra gli antibiotici più impiegati ai fini terapeutici, dopo i β-lattamici. Nel 1948, la clorotetraciclina è stato il primo antibiotico di questa classe a essere isolato [...] per TC e CTC; S. rimosus per TC e OTC). Clorotetraciclina e ossitetraciclina sono le molecole maggiormente presenti nelle colture, mentre la tetraciclina è generalmente la componente minore. Il processo microbiologico è protratto per ca. 60÷65 ore ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] messi a punto da F. Holmes nel 1929 e da G. Samuel e J. Bald nel 1933.
La coltura su larga scala dei v. si ottenne solo dopo l’introduzione delle colture in vitro di tessuti di mammiferi (H. Maitland e M. Maitland, 1928) e delle uova fecondate di ...
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vicinismo In biologia, termine adottato da H. De Vries per indicare il fenomeno di ibridazione spontanea tra specie vegetali affini tra loro e conviventi, cioè spazialmente vicine, come può capitare in [...] colture orticole e nel giardinaggio. ...
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Sostanza del gruppo delle lectine estratte dai semi di alcune piante (per es., Phaseolus vulgaris) che, senza la partecipazione di anticorpi, è in grado di agglutinare le emazie. Viene utilizzata nelle [...] colture in vitro di linfociti del sangue periferico in quanto possiede la capacità di trasformare i linfociti in linfoblasti, stimolandone la divisione. È molto utilizzata nello studio del cariotipo dei mammiferi e dell’uomo. ...
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-coltura
[dal lat. -cultura di agricultura]. – Secondo elemento di sostantivi composti, con il sign. di «coltivazione, allevamento» (è preferito, in genere, alla variante -cultura): tabacchicoltura, orticoltura; apicoltura. In partic., in...
coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...