Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] , vol. 2º, pp. 3-17.
Quondam, Amedeo (1991), Il naso di Laura. Lingua e poesia lirica nella tradizione del classicismo, Modena, Panini.
Trovato, Paolo (1979), Dante in Petrarca. Per un inventario dei dantismi nei “Rerum vulgarium fragmenta”, Firenze ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] di tipo vocabolaristico, che rappresentano la manifestazione statisticamente più frequente del cultismo, la civiltà del classicismo ha prediletto distanziarsi dalla media delle realizzazioni anche in campo sintattico: si pensi alla frequenza della ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] informa anche in certo modo la lirica dantesca; ma da cui, ancora una volta, la Commedia prescinde. A determinare il classicismo rinascimentale c'è un bisogno di calma spirituale: un'esigenza di sicura, anche se limitata, felicità terrena, e dunque ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] guerra e sulle efferatezze di tutti i belligeranti del fronte orientale nei confronti degli ebrei.
Il terzo grande del classicìsmo è I. L. Peretz (1851-1915), discendente da una colta famiglia di origine sefardita, ma ormai trapiantata in Polonia ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] realismo fu rappresentato dopo il 1850 da R. Zund, F. Buchser, K. Grob, R. Koller, A. Anker; particolarmente intenso fu il classicismo evocativo di A. Böcklin e, al volgere del secolo, il simbolismo di F. Hodler. Accanto a Hodler notevoli M.H. Buri ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] limitazioni imposte dal gruppo nazionale in cui l'individuo stesso si colloca. A Roma, oltre allo studio improntato al classicismo Hellas und Rom (1806), H. scrisse il poemetto Rom (1806), che fu una delle poche testimonianze apprezzabili di una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] Albitiam […] morientem, dove l’agonia e la morte di una bellissima fanciulla si coniuga, nel rifarsi alle elegie della classicità, con digressioni mitologiche, come la favola della Febbre e della dea Invidia che distrugge tutto ciò che dà agli uomini ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] grandi filoni: da una parte la religione greca rientra nel campo delle discipline antichistiche e il lavoro degli studiosi dell’antichità classica da K.O. Müller, da F.G. Welcker, L. Preller ecc. fino a E. Rohde, a U. Wilamowitz e ai contemporanei ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] soprattutto in latino, lingua che aveva cominciato a ripulire dalla vernice medievale e a recuperare nella sua originaria veste classica, e che usava per le sue opere più ponderose e a suo giudizio importanti. Boccaccio stesso dedicava la seconda ...
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BONER, Edoardo Giacomo
Luciano Zagari
Nacque a Messina il 29 febbr. 1864 (così risulta da un registro di atti di stato civile conservato nel locale Archivio di Stato, da Federico, cittadino svizzero, [...] a più mondi diversi: il mondo tradizionale siciliano e quello della nuova Italia, il mondo della tradizione classica e quello delle tradizioni popolari e poetiche del Nord. Tale coscienza avrebbe potuto comportare un certo svecchiamento della ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.