HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] 1755 ebbe l'onore di ricevere Robert Adam e Charles-Louis Clérisseau che, partendo, gli lasciò in dono due "rovine classiche", poi acquistate per le collezioni granducali. Il suo nome era celebre nell'Italia del grand tour non solo per la brillante ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] aperta ed enfatica. La superficie levigata degli incarnati e il percorso segmentato dei panneggi sono invece ispirati al classicismo barocchetto di Antonio Balestra, riscaldato però da un cromatismo più acceso, derivato dallo studio delle opere di ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] (Matteucci, 1969, p. 103); riprendendone l'opera interrotta, il C. dà prova di fedele adesione ai dettami del classicismo con una scrupolosa ricerca di verità e naturalezza, non limitata al partito architettonico ma estesa alla sobria scelta delle ...
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CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] particolarmente le due tele del Museo di Asti rappresentanti rispettivamente la Morte di Lucrezia ed un altro Episodio classico (Biavati, 1972, pp. 52, 55), e ancora una Lucrezia (Genova, coll. privata; Marcenaro, 1969; Griseri, 1970, p. 67 ...
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MANCINI, Francesco
Luciano Arcangeli
Nacque a Sant'Angelo in Vado, nell'Urbinate, il 24 apr. 1679 da Sebastiano e Paola Bellocchi. Il padre esercitava l'attività di orafo. La sua formazione pittorica [...] contiguità stilistica con le opere folignati. Qui il M. dà un autorevolissimo contributo alla "grande maniera" sacra, fondendo classicismo emiliano e romano: il forte contrasto cromatico ed emotivo, creato dal gioco di mani e volti estatici dei santi ...
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IMPERIALI, Giuseppe Renato
Stefano Tabacchi
Nacque a Oria o, più probabilmente, a Francavilla Fontana, il 28 apr. 1651, da Michele, principe di Francavilla, e Brigida Grimaldi. Apparteneva a uno dei [...] di pochi anni una cospicua collezione, venduta alla sua morte. I suoi gusti si orientavano verso un moderato classicismo, con una netta preferenza per alcuni autori contemporanei, quali Carlo Maratta, Domenico Maria Muratori e Francesco Ferrandi, che ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] del volgare, teorizza l’«elezione» e la «disposizione delle voci» (II, 4-8) in funzione della materia, secondo la teoria, classica e medievale, dei tre stili, per cui «da sciegliere [...] sono le voci, se di materia grande si ragiona, gravi, alte ...
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DE FABRIS, Emilio
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 28 ott. 1807. Il padre, Domenico, veneto di origine, dopo aver viaggiato e soggiornato in più luoghi, si era stabilito a Firenze avviando un suo modesto [...] al giovane di perfezionare i suoi studi di architettura.
A Roma per due anni indagò minuziosamente le rovine classiche (vengono ricordati dai biografi gli studi sul tempio di Marte condotti in collaborazione con l'archeologo A. Nibby), rivolgendo ...
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POLETTI, Luigi
Raffaella Catini
POLETTI, Luigi. – Nacque a Modena il 28 ottobre 1792 da Giuseppe e da Domenica Carretti. Nella città natale frequentò il ginnasio e il liceo e, al tempo stesso, i corsi [...] da Poletti, con bugne lisce, ordine gigante di paraste e ornati di stucco, fissava i tratti della sua idea di classicismo, mutuato insieme dalla tradizione romana e dai modelli palladiani riveduti da Inigo Jones (Spagnesi, 2000), ponendosi al tempo ...
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GHISONI, Fermo
Francesco Mozzetti
Nacque intorno al 1505, forse a Mantova o a Caravaggio, piccolo centro del Bergamasco luogo di origine del padre, Stefano (D'Arco, 1857). A sostegno di quest'ultima [...] momento, le due figure, come del resto anche quelle dipinte dagli altri pittori, sono improntate a un composto classicismo, e risultano perciò semplificate nella posa, nella gestualità, nel panneggio, nell'espressione dei volti, e anche nello sfondo ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.