Isotopo radioattivo del cobalto, con numero di massa 60, 6027Co; per la sua relativa stabilità, ha trovato diffuso impiego come sorgente di radiazioni per la terapia di alcune forme morbose (radiocobaltoterapia). Il r. emette, per ogni disintegrazione, due fotoni γ, l’uno dopo l’altro, aventi rispettivamente energia di 1,17 e 1,33 MeV; la sua vita media è di 5,3 anni. In genere nelle applicazioni è usato allo stato metallico. Lo si produce attivando il cobalto naturale con irradiazione neutronica, in reattori nucleari.
Oltre al già accennato uso terapeutico diretto, sorgenti molto intense di r., fino ad attività di varie migliaia di curie, sono usate in impianti industriali per la sterilizzazione di materiali per uso sanitario (ferri chirurgici, fiale). Sorgenti di r. sono usate anche in impianti chimici per provocare reazioni di polimerizzazione e anche reazioni di alogenazione, solfoclorazione e solfossidazione.