Circuito elettrico accessibile elettricamente dall’esterno tramite 4 poli (o morsetti) e composto da vari componenti attivi o passivi opportunamente connessi fra loro (resistori, induttori, condensatori, transistori ecc.). Il caso più comune di q. è quello in cui i 4 poli possono essere suddivisi in 2 coppie, a1, b1 e a2, b2 (v. fig.), per ciascuna delle quali la corrente entrante in un polo è uguale alla corrente uscente dall’altro. In questo caso il q. è detto più propriamente rete due porte (o anche doppio bipolo) ed è generalmente caratterizzato, dal punto di vista esterno, per mezzo delle rappresentazioni simboliche delle tensioni e delle correnti di porta, e cioè V1, I1 e V2, I2, relative rispettivamente alle porte 1 e 2.
Nel caso di q. lineari, non contenenti internamente generatori indipendenti di tensione o di corrente, la caratterizzazione esterna si ottiene per mezzo di due relazioni lineari e omogenee, del tipo seguente:
Le grandezze z11, z12, z21 e z22 hanno le dimensioni di resistenze e costituiscono gli elementi della matrice Z delle impendenze a vuoto. Esse rappresentano l’estensione al caso di reti due porte del concetto di impedenza valido per i bipoli. In aggiunta alla matrice Z sono comunemente usate anche altre rappresentazioni utili a caratterizzare esternamente le reti due porte. La teoria dei q. si inquadra nella più generale teoria delle reti elettriche (➔ rete).