Branca della medicina che si occupa dell’allevamento razionale del bambino studiando tutti i problemi a questo connessi, dal concepimento fino all’età puberale. In tal senso, il concetto di p. si identifica con quello di pediatria preventiva, in quanto a essa è devoluta la salvaguardia dello sviluppo somatico e psichico del bambino, avendo come ultimo scopo la diminuzione della morbosità e della mortalità infantile.
In epoca prerinascimentale, un razionale allevamento del bambino fu attuato soprattutto perché una maggiore vigoria del fanciullo prometteva di fornire un valido cittadino e un forte soldato. Ben diversa appare la posizione della p. nel periodo storico successivo. La rivalutazione della personalità umana e la rinascita del pensiero scientifico posero anche il problema dell’allevamento del bambino in una luce nuova. La p. segnò così nel Rinascimento il suo atto di nascita che già preannunciava il successivo e più promettente sviluppo nel 17° e 18° secolo. Tuttavia la p., come del resto tutte le branche della medicina, solo nell’Ottocento superò la fase empirica per trovare formulazioni scientifiche, favorita in questo dal diffondersi della cultura, dal miglioramento delle condizioni di vita, dai progressi della chimica e della fisiologia, dal sorgere di nuove scienze, quali l’embriologia e la genetica, dall’applicazione del metodo sperimentale.
Il campo di interessi della p. abbraccia sia il periodo prenatale, sia quello postnatale che comprende la prima infanzia (0-2 anni), la seconda infanzia (2-6 anni) e la terza infanzia (da 6 anni alla pubertà).