Nel diritto, quel provvedimento che decide una controversia.
Il provvedimento decisorio per eccellenza è la sentenza di merito con la quale il giudice definisce la controversia innanzi a lui proposta (art. 132 c.p.c.). Tuttavia, non mancano casi in cui la funzione decisoria è esercitata dal giudice mediante sentenze che non definiscono il giudizio (sentenze parziali: artt. 277, co. 2, e 278 c.p.c.), oppure mediante provvedimenti aventi forma di ordinanza o di decreto, come l’ordinanza di convalida dello sfratto e il decreto ingiuntivo.
Al fine di conferire natura decisoria al provvedimento è necessario che attraverso la sua emanazione il giudice non si sia limitato a regolamentare lo svolgimento del giudizio, dal momento che in tali casi quest’ultimo avrebbe natura ordinatoria, ma è essenziale che il giudice medesimo abbia esercitato la propria potestà di imperium. Solitamente, ciò avviene in relazione a provvedimenti aventi a oggetto autonome situazioni giuridiche soggettive, destinati al passaggio in cosa giudicata formale e sostanziale e, dunque, capaci di dettare definitivamente la disciplina dei rapporti tra le parti anche al di fuori del processo in corso. Si tratta dei provvedimenti decisori in senso stretto, i quali – in mancanza di altri mezzi di impugnazione – possono costituire oggetto di ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell’art. 111, co. 7, Cost. In senso più ampio, in contrapposizione ai provvedimenti meramente ordinatori (per es., decreto di fissazione dell’udienza), è possibile qualificare come decisori anche gli atti aventi a oggetto non veri e propri diritti soggettivi ma singole questioni risolte dal giudice in funzione strumentale alla decisione di merito: tali provvedimenti assumono la forma della sentenza (art. 279, co. 2, c.p.c.), sono ritenuti inidonei al giudicato sostanziale e possono essere considerati decisori in quanto con essi il giudice si priva del potere di giudicare nuovamente sulla questione già risolta.
Cosa giudicata. Diritto processuale civile
Decreto. Diritto processuale civile
Ordinanza. Diritto processuale civile
Sentenza. Diritto processuale civile
Concordato preventivo ed ammissione: natura e limiti del sindacato giurisdizionale di Riccardo Fava
Sull'impugnazione dei provvedimenti pronunciabili nel giudizio di divisione: novità nella giurisprudenza della Cassazione di Livia Di Cola
Nuovo procedimento sommario di cognizione ex artt. 702 bis e ss. e rito del lavoro di Francesco Fradeani