Composti che contengono due atomi di ossigeno fra loro collegati da un legame covalente semplice (legame perossidico), cioè −O−O−: così il p. di sodio, Na−O−O−Na, il p. di bario, BaO2, il p. di idrogeno, o acqua ossigenata, H2O2.
I p. inorganici in soluzione acquosa sono instabili, liberano ossigeno e perciò sono attivi agenti ossidanti. Si possono dividere in p. metallici, perossiacidi (o peracidi ➔) e perossisali. Fra i p. metallici, solidi stabili all’aria secca e che a contatto dell’acqua liberano acqua ossigenata, i più importanti dal punto di vista pratico sono quelli di sodio, di bario, di zinco (ZnO2). Il p. di sodio si prepara ossidando il sodio elementare con aria: si forma prima Na2O, che a temperatura dell’ordine di 300 °C si trasforma poi in Na2O2. I p. alcalino-terrosi si possono preparare in maniera analoga oppure trattando un sale solubile del metallo con acqua ossigenata e alcali. I p. si usano per es. nella sbiancatura di fibre tessili, di cellulosa, di oli, di gelatine, come materie prime per la preparazione di perborati, di p. organici, per sviluppare ossigeno, in cosmetica, come germicidi.
I p. organici si possono distinguere in p. alchilici, di formula generale ROOH, che possono essere primari, secondari o terziari (questi ultimi sono i più stabili e quindi di maggior interesse industriale; gli idroperossidi secondari sono poco stabili e quelli primari sono dotati di proprietà esplosive); p. dialchilici, di formula generale ROOR′; p. diacilici, di formula generale RCOOOCOR′; p. acidi (o peracidi organici), di formula generale RCOOOH. Si preparano per ossidazione per es. di idrocarburi, alcoli, acidi organici, con ossigeno molecolare, acqua ossigenata, ozono ecc., in presenza o no di catalizzatori. I p. organici sono in genere instabili al calore e alle sollecitazioni meccaniche e i loro vapori sono particolarmente caustici. Molti p. organici hanno assunto importanza come catalizzatori nella sintesi di polimeri (gomma, materie plastiche); alcuni di essi sono importanti intermedi nella sintesi di composti organici (fenolo, fenoli sostituiti, acetone); altri si usano come agenti sbiancanti, ossidanti, come additivi (per prodotti farmaceutici), come vulcanizzanti.
Le perossidazioni sono le reazioni mediante le quali si perossida un composto, una sostanza o una molecola. In biochimica, il fenomeno della perossidazione lipidica ha assunto una rilevanza particolare poiché è il risultato di numerosi processi fisiopatologici (invecchiamento, ischemie, infiammazioni acute e croniche, tossicità di xenobiotici ecc.) nei quali sono coinvolti direttamente o indirettamente i radicali dell’ossigeno (➔ radicale).