Ipotetica «scienza delle soluzioni immaginarie» (secondo la definizione datane dal suo inventore, A. Jarry, in Gestes et opinions du docteur Faustroll, pataphysicien, postumo, 1911), fondata sul principio dell’equivalenza universale e della conversione dei contrari, e intesa allo studio delle «leggi che regolano le eccezioni»; parodia del pensiero metafisico (il termine pataphysique deriva dal greco ἐπί e μετὰ τὰ ϕυσικά, per indicare la scienza di ciò che si sovrappone alla metafisica), che si esprime in forme di ragionamento capziose e paradossali e in un linguaggio festosamente dissacratorio, nel solco di F. Rabelais. A essa si rifanno i membri del Collège de pataphysique, fondato in Francia (1948), cui hanno aderito scrittori (R. Queneau, B. Vian, M. Leiris, E. Ionesco), pittori (M. Ernst, J. Miró, M. Ray, E. Baj), cineasti (R. Clair), critici (M. Saillet), matematici (F. Le Lionnais) ecc., alcuni dei quali diedero vita all’esperienza contigua dell’OULIPO.