Pittore greco (sec. 4º a. C.), allievo di Eupompo e maestro di Pausia e Apelle; attivo tra il 390 e il 340 circa. Dipinse la battaglia di Fliunte tra Ateniesi e Sicionî (367 a. C.). Plinio ricorda anche un gruppo di famiglia (cognatio), forse scena funeraria di congedo, e un Ulisse sulla zattera; più discussa è invece la menzione, in uno scolio ad Aristofane, di una pittura degli Eraclidi. Caratterizzava i suoi dipinti lo studio attento delle figure inserite nello spazio e della simmetria. Fu soprattutto un teorico dell'arte: negava che si potesse dipingere senza la conoscenza dell'aritmetica e della geometria e una sua dote era la ratio. Si dedicò anche all'insegnamento, e i corsi nella sua scuola duravano dodici anni. Dipinse per primo a encausto e affermò in tutta la Grecia l'uso della pittura su tavola.