Scrittore ecclesiastico (n. in Galazia 363-364 - m. prima del 431), monaco in Palestina, poi in Egitto, dove subì l'influsso di Evagrio Pontico, divenne vescovo di Elenopoli in Bitinia verso il 400; coinvolto nella polemica origenista, fu esiliato in Egitto (406-412) per avere perorato la causa di Giovanni Crisostomo. Al ritorno dall'esilio P. divenne vescovo di Aspuna in Galazia. P. dedicò un Dialogo alla vita dell'amico G. Crisostomo; attorno al 419-420 scrisse la Storia lausiaca (così detta dal nome del dedicatario Lauso, dignitario alla corte di Teodosio II), raccolta di biografie di asceti, uomini e donne, prevalentemente egiziani, fonte importante per la storia del monachesimo delle origini. Gli è attribuito anche il trattato Sulle genti dell'India e sui Bramani, probabilmente autentico solo nella prima parte.