• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

monocotiledoni

di Laura Costanzo - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
  • Condividi

Monocotiledoni

Laura Costanzo

Piante più evolute, più diffuse e con poche pretese

Narcisi, gigli, tulipani e orchidee ma anche riso e frumento, asparagi, aglio e cipolla, agave e aloe sono solo alcuni esempi delle 60.000 specie comprese in questo gruppo, il cui seme contiene una sola fogliolina embrionale, detta cotiledone. Fatta eccezione per le Palme, sono per lo più piante erbacee, con foglie dalla forma allungata su cui scorrono nervature parallele

Alcuni caratteri per riconoscerle

Le Monocotiledoni si distinguono dalle Dicotiledoni e insieme a queste formano un gruppo ancora più vasto: le Angiosperme, vale a dire tutte le piante che producono i fiori. Come dice il nome, all’interno del loro seme contengono un unico cotiledone, una fogliolina microscopica che assorbe le sostanze nutritive necessarie per lo sviluppo della giovane plantula.

Basta confrontare tra loro alcune tra le piante più comuni e rispondere a qualche domanda per comprendere che la maggior parte ha alcuni caratteri comuni. I loro fusti, per lo più non ramificati, portano foglie dalla forma semplice e allungata, spesso prive di picciolo con nervature che scorrono sempre parallele tra loro e per questo dette parallelinervie. I fiori, anche se estremamente vari, non hanno sepali ma solo petali che in questo gruppo i botanici chiamano tepali. Se si contano tutti gli elementi che formano il fiore e cioè tepali, stami e carpelli sarà facile accorgersi che sono per lo più raggruppati sullo stelo che li sorregge in gruppi di tre.

La famiglia delle orchidee

Chi non conosce il bellissimo fiore delle orchidee? Anche se tutte le piante che appartengono a questa famiglia hanno un fiore dalla forma simile, alcuni sono piccolissimi e riuniti in infiorescenze mentre altri possono raggiungere anche un diametro di 20 cm. I botanici riconoscono circa 20.000 specie diverse, la maggior parte delle quali vive spontaneamente soprattutto nelle regioni tropicali. Il fiore delle orchidee ha tre tepali esterni dal colore simile a quello dei tre tepali interni, e questi ultimi hanno una forma caratteristica: i due laterali, pressoché uguali tra loro, sono detti ali mentre il terzo, situato in basso, largo e vistoso, è simile a un grosso labbro e per questo è detto labello. Scostando lievemente i tepali si può scorgere l’interno del fiore dove i tre stami, fusi tra loro e con il pistillo, formano una struttura simile a una colonna. Sono fiori così vistosi perché altamente specializzati allo scopo di attirare gli insetti o gli uccelli impollinatori (impollinazione) tra cui api, bombi o colibrì. Il labello è la base di appoggio per gli impollinatori che introducono così il capo all’interno del fiore sporcandosi di polline; successivamente, entrando in un altro fiore sporcano il pistillo, così da fecondare la cellula uovo che è situata al suo interno.

Molte piante comuni sono Monocotiledoni

Diffuse in tutto il mondo, molte Monocotiledoni trascorrono il periodo sfavorevole dell’anno sottoterra perché hanno fusti sotterranei come bulbi, rizomi o tuberi: tra queste ci sono l’asparago, di cui si mangiano i germogli, l’aglio e la cipolla, i cui bulbi sono comunemente usati in cucina (Liliacee). Sono Monocotiledoni, inoltre, tutte le Graminacee tra cui riso, frumento, le canne delle paludi, alcune piante velenose come il colchico e, infine, le Palme. Nei nostri boschi vive spontaneamente il pungitopo (Ruscus aculeatus), una pianta erbacea di colore verde scuro con un fusto da cui si sviluppano piccoli rami appiattiti dalla forma ovale e con le estremità appuntite che tutti scambiano per foglie. In inverno produce piccole bacche rosse e lucenti: è raccolta soprattutto durante il periodo natalizio come ornamento e considerata, insieme al vischio, di buon augurio.

Vedi anche
Orchidacee (o Orchidee) Famiglia di piante Monocotiledoni, ordine Asparagali, tra le più vaste del regno vegetale, comprende 700 generi con circa 22.000 specie, in prevalenza delle regioni calde e temperate (fig. 1), e migliaia di ibridi naturali e specialmente artificiali (anche trigenerici). 1. Caratteri generali ... Angiosperme Sottodivisione delle Spermatofite, comprendente le piante che hanno gli ovuli racchiusi nell’ovario (in contrapposizione alle Gimnosperme, che hanno gli ovuli allo scoperto). Le Angiosperme rappresentano lo stadio più elevato nell’evoluzione delle piante; al contrario delle Gimnosperme, tutte legnose, ... Poacee Famiglia cosmopolita di piante Monocotiledoni (già dette Graminacee), ordine Poali, caratterizzata dai fiori con perianzio ridotto a 2, di rado 3, squame (lodicole), 3 stami, raramente 1 o più di 3; un unico carpello con 2 stimmi e 1 ovulo; il frutto è tipicamente una cariosside. Il seme, con abbondante ... polline Complesso dei granuli pollinici (microspore) delle piante Fanerogame. 1. Origine Il polline si origina nei sacchi pollinici (microsporangi o microsporoteci), porzioni fertili degli stami (microsporofilli). I granuli pollinici costituiscono il prodotto della meiosi delle cellule madri del polline, ...
Categorie
  • SISTEMATICA E FITONIMI in Botanica
Tag
  • IMPOLLINAZIONE
  • INFIORESCENZE
  • DICOTILEDONI
  • ANGIOSPERME
  • COTILEDONE
Altri risultati per monocotiledoni
  • Monocotiledoni
    Enciclopedia on line
    Classe di piante Angiosperme il cui monofiletismo è chiaramente sostenuto sia dall’analisi delle sequenze di DNA, condotta negli anni 1990, sia dalla morfologia. Le M. sono considerate monofiletiche sulla base delle nervature parallele delle foglie, dell’embrione dotato di un solo cotiledone, della ...
  • MONOCOTILEDONI
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Carlo Avetta . Con questo nome fin dal 1789 Antonio Lorenzo de Jussieu nella sua opera Genera Plantarum, chiamò quelle Fanerogame che hanno l'embrione fornito di un solo cotiledone, per distinguerle da quelle che chiamò Dicotiledoni, perché ne presentano due. A questo carattere saliente, desunto dal ...
Vocabolario
monocotilèdone
monocotiledone monocotilèdone agg. e s. f. [comp. di mono- e cotiledone]. – In botanica: 1. agg. Di pianta, o del suo embrione che ha un solo cotiledone. 2. s. f. pl. Monocotiledoni, classe delle angiosperme, contrapposta alle dicotiledoni,...
idrocaritali
idrocaritali s. f. pl. [lat. scient. Hydrocharitales, che ha lo stesso etimo della voce prec.]. – Ordine di piante monocotiledoni, comprendente la sola famiglia idrocaritacee.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali