Comune della prov. di Latina (42,1 km2 con 18.801 ab. nel 2008), situato alle falde sud-orientali degli Aurunci, a pochi kilometri dalla riva destra del Garigliano.
Marina di M. si trova a circa 2 km, sulle rive del Tirreno.
L’antica Minturnae sorgeva lungo il Garigliano, a 2 miglia circa dalla foce. Città degli Aurunci, divenne romana nel 314 a.C. e colonia nel 295. In età cristiana e bizantina fu sede di vescovado. Devastata e quasi distrutta nel 590 dai Longobardi, il vescovado di M. fu da Gregorio Magno aggregato a quello di Formia. Gli abitanti superstiti si trasferirono su una vicina altura, dove sorse la nuova città chiamata ad Traiectum (poi Traetto). Traetto apparteneva ai papi quando nell’883 se ne impadronirono i Saraceni; questi ne furono cacciati nel 915 dai duchi di Gaeta, che la fortificarono; nell’11° sec. passò ai conti normanni di Capua, più tardi ai conti dell’Aquila, ai Caetani, ai Colonna; nel 1691 fu acquistata da Antonio Carafa. Nel 1879 ebbe il nome attuale.
La via Appia costituiva l’asse principale della città antica, traversando il foro al centro per poi valicare il fiume sul ponte detto Tirenus da Cicerone. Lungo la riva destra correva una via con tabernae che conduceva al porto fluviale, presso il quale erano il tempio e il bosco sacro della dea Marica: gli avanzi del tempio sono nella località Le Grotte, dove gli scavi hanno restituito una ricca stipe votiva arcaica. Un fortilizio quadrato in opera poligonale è stato attribuito alla città preromana; della città romana rimangono vari edifici, fra cui templi repubblicani e imperiali nel foro, un acquedotto, un teatro augusteo, un anfiteatro, tratti della cinta di mura con torri della prima colonia; un’esplorazione subacquea nel Garigliano ha condotto inoltre alla scoperta di resti di un ponte e del porto fluviale.