merceologìa Disciplina che si occupa dello studio delle merci. La m. è nata dalla necessità di dare carattere unitario e sistematico alle conoscenze sulle merci per riconoscere, attraverso la definizione di opportuni parametri (fisici, chimici, botanici, zoologici, mineralogici ecc.), il tipo e la qualità delle merci trattate, nonché di evidenziare gli eventuali interventi dolosi (adulterazioni, sofisticazioni, falsificazioni, contraffazioni). Per la sua natura di scienza applicata la m. si deve avvalere di una serie integrata di competenze (chimiche, tecnologiche, economiche, biologiche, ingegneristiche ecc.). I confini della disciplina si sono decisamente ampliati in seguito all'improvvisa accelerazione del processo di innovazione tecnologica della seconda metà del 20° sec., in particolare in conseguenza dello sviluppo dell'industria petrolchimica, dei progressi della scienza dei materiali, della comparsa dei processi biotecnologici, della straordinaria diffusione degli imballaggi e delle tecniche di conservazione. La ricerca del valore delle nuove merci presuppone non solo l'esame del tipo e della quantità di materia prima ed energia utilizzate, ma anche la conoscenza dell'intero ciclo produttivo di trasformazione e delle relative problematiche ambientali. La necessità di conoscere a fondo il processo produttivo è strettamente legata all'evoluzione che ha avuto nel tempo il concetto di qualità delle merci rispetto a standard definiti e riconosciuti.