In geologia, termine descrittivo utilizzato per indicare qualsiasi struttura lineare, rilevabile a una micro- o mesoscala all’interno di una roccia o sulla sua superficie, che viene acquisita meccanicamente. Vi sono diversi tipi di l.; quelle più conosciute si rinvengono all’interno delle rocce metamorfiche: l. di piegamento (fig. 1A), che si formano in rocce piegate e corrispondono alle cerniere di micropieghe molto fitte; l. di intersezione (fig. 1B), che si riproducono dove si intersecano due foliazioni o delle superfici di stratificazione con quelle di scistosità; l. di stiramento (fig. 1C), che si formano in seguito all’allungamento, prodotto meccanicamente, di elementi della roccia, come per es. i ciottoli di un conglomerato; l. dovute ad allineamento o allungamento di minerali (fig. 1D), che vengono evidenziate o dalla disposizione preferenziale di cristalli prismatici o da una disposizione parallela di cristalli allungati (aciculari), la cui orientazione preferenziale è legata agli sforzi compressivi responsabili dei processi di cristallizzazione e ricristallizzazione. Un esempio di l. presenti sulle superfici delle rocce sono le strie, le quali si formano in seguito ai movimenti relativi che avvengono lungo una superficie che separa due corpi rocciosi; sono frequenti lungo i piani di faglia.
Più specificamente, in sedimentologia viene denominata l. da corrente (current o parting lineation) quella l. evidenziata, alla base dello strato, da fitti microrilievi separati da depressioni millimetriche, che sono allungati parallelamente alla corrente (fig. 2). È una struttura legata ai processi trattivi che esercita una corrente su granuli di sabbia, i quali vengono trasportati su un fondo ruvido rimbalzando e rotolando continuamente. Questo meccanismo determina la formazione all’interno della roccia di una laminazione piano-parallela.