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Lari

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Divinità venerate dai Romani, specialmente nel culto privato presso il focolare domestico con Vesta e con i Penati. Il lare familiare vegliava sulle fortune della casa e a lui i membri della famiglia rendevano culto quotidiano, specialmente alle calende, none, idi. Secondo la leggenda, riportata solo da Ovidio, i L. furono due gemelli nati dalla ninfa Lara.

Di origine etrusca, i L. erano in origine protettori della proprietà agraria, venerati nei crocicchi (compita) in una cappelletta (compitum), dove ogni anno si celebravano le Compitali o Larali. Dalla campagna e dall’interno della casa, il culto dei L. si estese nella città, dove si formarono associazioni cultuali private, collegia compitalicia, di solito delle classi sociali più basse, presiedute da magistri vici. Tali collegia, divenuti una forza temibile in tempo di lotte civili, sciolti nel 64 a.C. e poco dopo risorti, furono riorganizzati da Augusto che nel 7 a.C. aggiunse ai due L. di ogni compitum il Genio dell’imperatore. Vi furono anche altri L.: viales, protettori delle strade; permarini, custodi sulle vie del mare; militares, dei campi di battaglia. Anche il territorio dello Stato ebbe i suoi L.; ai Lares praestites fu consacrato un tempio sulla Via Sacra.

Nell’arte romana, i L. sono raffigurati come giovanetti ricciuti, con tunica corta, cinta e alti calzari, in atto di danza, levando nella mano destra un rhytòn e protendendo nella sinistra la patera. Si conosce anche il tipo stante, in riposo, con cornucopia e patera, frutti o spighe.

Vedi anche
Penati Nel più antico culto domestico dei Romani, gli spiriti tutelari dei viveri di riserva della famiglia e del loro ripostiglio; in seguito tutte le divinità protettrici della famiglia, con culto simile a quello dei Lari. Furono venerati, insieme con Vesta, fino al termine del paganesimo, quando Teodosio ... focolare Parte del camino, più o meno rialzata da terra, ma posta direttamente sotto la cappa, in cui si faceva fuoco per cuocere vivande e per riscaldare ambienti. ● Come centro della vita domestica, il focolare è circondato da una rete di osservanze rituali e di tabuizzazioni. Presso le popolazioni atlantiche ... Vesta religione Divinità dei Romani e dei Latini, cui era strettamente associato il culto del focolare domestico e pubblico. Il nome della dea appare connesso con quello della greca Estia (῾Εστία, Ƒεστία), ma il culto di Vesta doveva essere antico e verosimilmente indigeno. Il suo culto privato non ebbe mai ... Lìvia Drusilla Lìvia Drusilla ‹... -ʃ-› (lat. Livia Drusilla). - Moglie (57 a. C. - 29 d. C.) di Augusto; discendeva dalla famiglia Claudia. Sposò dapprima (43) Tiberio Claudio Nerone, da cui ebbe Tiberio, il futuro imperatore. Dopo la guerra di Perugia (40 a. C.) seguì il marito nella fuga, prima presso Sesto Pompeo ...
Categorie
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  • FESTIVITA E CALENDARI RELIGIOSI in Religioni
  • MITOLOGIA in Religioni
Tag
  • CORNUCOPIA
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  • OVIDIO
Altri risultati per Lari
  • LARARIO
    Enciclopedia Italiana (1933)
    (lat. lararium) Emilio Magaldi Con questo termine, che s'incontra la prima volta negli Scriptores Historiae Augustae, s'intende comunemente il posto riservato nella casa romana al culto domestico. Più propriamente si diceva sacrarium, se tutto un ambiente era destinato a quel culto, come avviene a ...
Vocabolario
stranière
straniere stranière s. m. – Variante ant. di straniero, come sost.: i Lari di lui ridenti intorno Degno straniere onora (Parini).
larali
larali s. m. pl. (o laràlie s. f. pl.) [dal lat. Laralia]. – Feste popolari annuali dell’antica Roma e del Lazio in onore dei Lari, non distinte dalle compitali.
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