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Kaplinski, Jaan

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Poeta e scrittore estone (n. Tartu 1941 - m. 2021). Poeta, traduttore e saggista, con ampi interessi per le culture primitive e le minoranze etniche e profondamente attento ai problemi filosofici e religiosi, dopo un esordio nel campo poetico e una successiva produzione a carattere storico si è aperto ai temi antropologici e sociali, che hanno trovato compiuta espressione in Silm. Hektor (2000, "L'occhio. Hektor"): l'approccio originale alle questioni legate all'esistenza, insieme all'autoironia con cui K. presenta le sue idee, ne fa una delle opere letterarie più importanti dell'Estonia contemporanea.

Vita e opere

Laureatosi in letteratura francese, dal 1983 ha diretto il laboratorio di traduzione artistica di Tartu.  Gli anni della maturazione poetica di K. coincidono con il periodo del "disgelo" dell'URSS, che in generale segna la rinascita della lirica estone. K. esordisce con Jäljed allikal ("Tracce della sorgente", 1954), un'opera composta in versi liberi, ma ispirata a temi classici, cui seguono altre raccolte di poesie: Valge joon Võrumaa kohale ("Una striscia bianca sulla Võrumaa", 1972), Ma vaatasin päíkese aknasse ("Guardai nella finestra del sole", 1976), Uute kivide kasvamine ("La crescita delle pietre nuove", 1977), Raske on kergeks saada ("È arduo diventare luce", 1982), Õhtu toob tagasi kõik ("La sera porta tutto indietro", 1985). A partire dagli anni Settanta K. si è allontanato progressivamente dalla poesia per dedicarsi alla prosa di carattere storico, che segna la successiva fase della sua produzione letteraria. K. è anche autore di libri per l'infanzia e della commedia Neljakuningapäev ("Il giorno dei quattro re", 1977). Nel 1991 ha scritto, in lingua inglese, I am the spring in Tartu. Con l'indipendenza dell'Estonia (1991) ha iniziato a dedicarsi all'attività politica, venendo eletto deputato (1992-95) al parlamento estone; dal 2004 membro del partito socialdemocratico estone, l'anno successivo è risultato il secondo candidato eletto a Tartu per questo partito. La sua produzione degli anni Novanta comprende ancora: Teekond Ayia Triadasse ("Viaggio ad Hagia Triada", 1993); Tundeline teekond Ameerikasse ("Viaggio sentimentale in America", 1993), in cui racconta le sensazioni e le impressioni dei suoi soggiorni americani, con diversi excursus storico-antropologici; la raccolta poetica Mitu suve ja kevadet ("Molte estati e primavere", 1995); Jää ja Titanic ("Ghiaccio e Titanic", 1995), che riprende la tragedia del traghetto Estonia, naufragato nel 1994, Võimaluste võimalikkus ("La possibilità delle possibilità", 1996), che include i saggi di impronta filosofica scritti tra il 1968 e il 1994; la raccolta di saggi See ja teine ("Questo e altro", 1996), in cui, tra l'altro, affronta con un approccio antropologico una serie di miti e favole; Mitu suve ja kevadet ("Molte estati e primavere", 1995); Ööllinud, Öömotted ("Uccelli di notte, pensieri di notte", 1998), una raccolta di poesie che spazia dalla descrizione di paesaggi specifici a profonde riflessioni sulla condizione umana. Nella già citata Silm. Hektor ("L'occhio. Hektor"), comprendente due racconti, Hektor, in particolare, è il diario di un cane mutante, intento a divagare sulla natura imperfetta della società umana; la seconda parte del racconto raccoglie le confessioni del suo creatore, un genetista. Nel 2003 ha vinto il premio Max Jacob con Le désir de la poussière (2002), antologia degli estratti delle sue principali raccolte (1967-1995) tradotta dall’estone da Antoine Chalvin. Tra le sue opere più recenti occorre ancora citare Sõnad sõnatusse (2005) e Vaikus saab värvideks (2005).

Vedi anche
letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ... prosa Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. prosa d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la prosa tipica dei frammentisti, in voga in Italia negli anni precedenti ... scrittura antropologia e linguistica Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze. ● Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; le forme più primitive di scrittura si fondano sulla rappresentazione del contenuto: è questa la ... inglese Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella Repubblica d’Irlanda, è una delle due lingue ufficiali della Repubblica Sudafricana; è anche alla ...
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