(fr. Iroquois) Nome di origine algonchina dato nelle prime fasi della colonizzazione dell’America Settentrionale agli appartenenti alle cinque società native dei Cayuga, Mohawk, Oneida, Onondaga e Seneca, stanziate a S del Lago Ontario, nello Stato di New York, dove alla fine del 16° sec. costituirono una Lega detta dapprima delle Cinque Nazioni, poi delle Sei Nazioni quando a essi si unirono i Tuscarora. La lega, cui l’antropologo americano L.H. Morgan dedicò un celebre libro (The league of the O-de’-no-sau-nee or Iroquois, 1851), fu costituita con l’obiettivo immediato di stabilire una pace duratura fra questi gruppi e i limitrofi, ma non raggiunse il suo scopo perché la forza militare e politica derivata da questa unione federale e le armi da fuoco ottenute nel contempo dagli Olandesi stimolarono, al contrario, le iniziative belliche a largo raggio e portarono in breve tempo all’estensione del loro territorio con l’assoggettamento o l’assimilazione delle genti conquistate. Schieratisi in maggioranza dalla parte degli Inglesi nella guerra di indipendenza, gli I. subirono le conseguenze della sconfitta di questi e alla fine delle ostilità furono costretti in riserve sia dal governo americano sia dagli Inglesi, che avevano seguito nel Canada. Morgan considerava la lega degli I., per le modalità di designazione dei leader e per l’ampia partecipazione della popolazione alle decisioni della confederazione, un sistema politico non lontano dalla democrazia.