Procedimento con cui si forma una molecola di acido nucleico a doppio filamento da molecole a singolo filamento di diversa origine. Questa associazione fra due molecole di DNA a singolo filamento o fra una molecola di DNA e una di RNA avviene mediante la formazione di legami idrogeno fra basi complementari in particolari condizioni di pH e temperatura.
Procedimento con cui da cellule in coltura appartenenti a specie diverse si produce un solo tipo di cellule ibride dotate dei due corredi cromosomici provenienti dalle due cellule di origine (per es., ibridi uomo topo). Tale processo di i. cellulare, studiato da B. Ephrussi e collaboratori nel 1965, è utilizzato per localizzare i geni sui cromosomi umani.
Procedimento con cui si producono gli ibridi (animali o vegetali), consistente nell’incrocio fra organismi appartenenti a razze o varietà diverse (i. interrazziale), generi (i. intergenerica) o specie diverse (i. interspecifica). Gli ibridi interspecifici animali sono sterili (come il mulo) in quanto i corredi cromosomici provenienti da genitori di specie diverse (asino e cavalla), non essendo omologhi, non si possono appaiare al momento della formazione dei gameti. Nelle piante invece sia gli ibridi intergenerici sia gli ibridi interspecifici sono per lo più fertili. chimica
Procedimento di calcolo mediante il quale si effettua una combinazione lineare di funzioni orbitali atomiche, in modo tale da ottenere nuovi orbitali caratterizzati da particolari configurazioni spaziali. Esse devono risultare coerenti con le direzioni assunte dai legami che gli atomi stessi formano nelle molecole (➔ orbitale).