Briganti di strada attivi nei territori balcanici, in epoca medievale. Il fenomeno rappresentò una preoccupazione essenziale per i Turchi, che nell’estendere il loro dominio nei Balcani concentrarono il loro potere sulle vie di comunicazione, anche perché gli h. fino al 19° sec. furono i protagonisti di insurrezioni scoppiate in connessione con le varie guerre. Il metodo della guerra ‘per bande’, nel corso della Seconda guerra mondiale, si ricollega alla tradizione delle lotte antiturche degli haiduci.
Origine diversa ma conclusione analoga ha il fenomeno degli hajdu in Ungheria: nel 15° sec. si formò una classe di bovari, i quali per la disoccupazione successiva alla decadenza degli allevamenti, si diedero al brigantaggio, tanto che, nel 1514, furono emanate severissime leggi contro di loro. Utilizzati in guerra da Ferdinando di Boemia, si dimostrarono ottimi combattenti e per questa loro abilità furono in seguito adibiti più volte al servizio di frontiera. Al fine di regolarizzarne la posizione, molti furono assegnati in qualità di servi ai latifondi, ma non cessarono di essere spesso impiegati contro i Turchi. L’attività patriottica svolta dagli h. nei paesi balcanici e dagli hajdu in Ungheria favorì il diffondersi del termine, sia nel significato di «patriota», «insorto» per l’indipendenza del proprio paese, sia per indicare gli appartenenti a speciali milizie.
Prende nome dagli hajdu la contea Hajdú-Bihar (6211 km2 con 543.802 ab. nel 2008), nella pianura ungherese; capoluogo Debrecen. Coltivata a grano e a mais, salvo a E, dove prevalgono frutteti, e a O, dove il suolo è in gran parte occupato da pascoli. Estrazione di gas naturale.