Disciplina che tratta il comportamento delle terre nella loro sede naturale (terreni) e pertanto si occupa dei problemi connessi alla progettazione, alla costruzione e al comportamento di tutti i vari tipi di opere in terra, come fondazioni, dighe, rilevati, argini, gallerie ecc. La soluzione dei problemi geotecnici è legata a tre aspetti principali: le condizioni del terreno e dell’acqua nel terreno; il comportamento del terreno considerato come un sistema di particelle; la meccanica applicata al terreno. La g. ha avuto un notevole sviluppo soprattutto nel campo delle tecniche di fondazione, in quello degli interventi per il consolidamento dei terreni e delle opere in sotterranea.
I progressi avutisi nell’analisi numerica e nei mezzi di calcolo hanno favorito lo sviluppo della modellistica e l’applicazione dei metodi numerici nella rappresentazione e nell’analisi di situazioni complesse delle opere con il terreno da esse interessato. Per l’impiego dei modelli devono però essere definiti i parametri fisici del terreno, da introdurre insieme alle condizioni iniziali. A questo scopo buona parte della ricerca sperimentale è stata rivolta: all’ideazione di nuove prove, sia di laboratorio sia in situ; al miglioramento delle attrezzature e delle modalità di prova, quindi al miglioramento della qualità dei dati raccolti; al perfezionamento dei metodi d’interpretazione dei risultati delle prove.
Grandi progressi si sono avuti nelle attrezzature e nelle metodologie di sondaggio e campionamento del terreno, anche se il disturbo dei campioni di terreno coerente non è sempre trascurabile e il problema del campionamento di terreno incoerente è ancora praticamente irrisolto: alcuni studi hanno dimostrato, per es., che l’effetto scala incide in modo determinante sulla valutazione delle proprietà idrauliche di un campione di argilla compattata; infatti, utilizzando un permeametro di dimensioni assai maggiori (capacità 20 dm3, diametro interno 30,5 cm, altezza 27,4 cm) rispetto a quelle degli strumenti convenzionalmente in uso per queste prove (cella triassiale ecc.), è possibile ottenere valori di permeabilità del campione (in cm/s) molto diversi anche per ordine di grandezza.