In anatomia il segmento dell’arto inferiore compreso tra il ginocchio e il piede. Da una serie di fattori (sesso, età, razza ecc.) dipende l’evidenza del rilievo osseo della tibia, di quello muscolare del polpaccio, nonché la quantità dei peli. Topograficamente a carico della g. si considerano due regioni, antero-laterale e postero-mediale (o surale) divise dalla tibia, dal perone e da una membrana disposta tra queste ossa. Nell’ambito delle regioni, setti aponevrotici profondi delimitano gli spazi (logge) destinati ad accogliere i vari gruppi muscolari (v. fig.). La regione anteriore comprende due logge: la tibiale (con i muscoli tibiale anteriore, estensore comune delle dita, estensore proprio dell’alluce) e la laterale (muscoli peroneo lungo e peroneo breve), e accoglie l’arteria tibiale anteriore con le vene satelliti e il nervo omonimo. Alla regione posteromediale appartengono ugualmente due logge, una anteriore o profonda (muscoli popliteo, flessore lungo delle dita e quello dell’alluce, tibiale posteriore; arteria tibiale posteriore e peroniera, con vene satelliti e nervo omonimo) e una superficiale, che accoglie i muscoli soleo e gastrocnemio, caratteristico quest’ultimo perché dà il rilievo del polpaccio e termina sul calcagno con il robusto tendine di Achille.
La patologia della g. comprende deformità congenite (agenesie parziali e totali, assenza di una o entrambe le ossa della g. ecc.) e acquisite (osteite luetica, osteomielite ecc.) tra le quali prendono rilievo quelle caratteristiche del rachitismo. Tra le lesioni traumatiche (contusioni, ferite, ernie muscolari, aneurismi, lacerazioni del tendine di Achille ecc.) sono notevoli le fratture di una o entrambe le ossa. Tra le lesioni flogistiche sono piuttosto frequenti le dermatiti e le dermatosi, nonché le manifestazioni tubercolari (eritema nodoso ecc.). Sono inoltre frequenti le varici delle vene superficiali, le ulcere varicose, nonché le manifestazioni del morbo di Bürger e le gangrene emboliche, arteriosclerotiche e diabetiche.