Apparecchio che realizza, mediante processi fisici, la duplicazione di un originale (manoscritto, dattiloscritto, stampato o disegno) in una o più copie aventi le stesse dimensioni di questo o anche in formato diverso secondo un rapporto prestabilito.
Le f. possono fotocopiare, sia a colori sia in bianco e nero, oltre che sulla carta comune, anche su carta colorata e prestampata, supporti trasparenti, fogli supporto di etichette autoadesive ecc.; i modelli più evoluti possono duplicare ad alta velocità (fino a qualche migliaio di copie all’ora), copiare sui due lati del foglio (fronte-retro), ridurre i grandi formati e, se accoppiate a uno o più fascicolatori, riunire in fascicoli le fotocopie in un ordine prestabilito.
La maggior parte delle f. sono basate sul metodo xerografico (inventato dal fisico C. Carlson nel 1938), anche se molte f. di fascia alta adottano la tecnologia digitale. Queste f. sono costituite da uno scanner d’immagine e una stampante laser integrate con un computer di gestione. Questa soluzione, oltre a migliorare la qualità della copia, offre la possibilità di collegare la f. a una rete locale per utilizzarla come stampante o scanner. I modelli più sofisticati consentono alcune funzioni di editing, per es. eliminando o evidenziando alcune parti dell’originale, e possono effettuare una autodiagnosi, segnalando agli operatori eventuali guasti.