Nitti, Filomena. – Chimica italiana (Napoli 1909 – Roma 1994). Dopo l’avvento del fascismo, è stata costretta, a causa del clima ostile verso l’antifascismo della sua famiglia, a trasferirsi all’estero. A Parigi ha frequentato il liceo privato laico Sevigné e poi si è laureata in Scienze naturali alla Sorbona. Dopo un breve soggiorno in Russia, tornata in Francia ha lavorato per due anni come analista chimica nelle farmacie, per poi entrare con una borsa di studio all’Istituto Pasteur, dove ha incontrato il suo futuro marito D. Bovet, con il quale condividerà una vita all’insegna dell’eccellenza scientifica e della passione per la ricerca. Negli anni dell’occupazione tedesca di Parigi (1940-44), i coniugi lavorarono alla redazione della loro fondamentale monografia sui farmaci del sistema nervoso vegetativo (Structure et activité pharmacodynamique des médicaments du système nerveux végétatif. Adrénaline acétylcholine histamine et leurs antagonistes, 1948). Tornata in Italia dopo la guerra, N. ha svolto un ruolo di primaria importanza in gran parte delle ricerche che si sviluppavano in laboratorio presso l’ISS, Istituto superiore di Sanità di Roma. Dal 1964 al 1975, lasciato l’ISS, è entrata nel Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Gli studi condotti insieme al marito hanno contribuito a sviluppare una nuova disciplina, la chemioterapia. N. ha concorso notevolmente alle scoperte dei sulfamidici e degli antistaminici, per le quali Bovet è stato insignito del premio Nobel nel 1957.