Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera, scritta ó, ebbe valore di u̯. In latino il segno Ϝ fu dapprima usato per indicare la semivocale u̯, poi la labiodentale spirante sorda ‹f› e tale valore gli è rimasto, si può dire, in tutte le lingue, con modeste eccezioni. Come segno grafico, il Ϝ greco, nato come variante della lettera Υ che rappresentava la vocale più affine ‹ü› e chiamato poi digamma per la sua somiglianza a una gamma (Γ) raddoppiato, scomparve dall’alfabeto greco insieme al suono corrispondente; la sua variante grafica ς (➔ stigma) rimase tuttavia per indicare il numero 6. Nell’alfabeto latino la forma dell’f minuscola è derivata in epoca tardoromana da quella dell’F maiuscola. Nella scrittura moderna minuscola si fusero i due tratti orizzontali formando un occhiello.
Nella lingua italiana il fonema costantemente ed esclusivamente rappresentato dalla lettera f è una consonante labiodentale spirante sorda, pronunciata (come la corrispondente sonora, v) accostando ai denti superiori il labbro inferiore. Nel sistema fonologico italiano la f può essere di grado tenue o di grado rafforzato, quando si trova in mezzo a due vocali, o tra vocale e liquida; in ogni altra posizione è sempre di grado medio.
Si indica con F una classe spettrale di stelle, divisa in 10 sottoclassi, da F0 a F9 (➔ spettro).
F è il simbolo del fluoro.
La lettera F è simbolo del farad, unità di misura della capacità elettrica nel Sistema Internazionale (SI).
°F è il simbolo del grado Fahrenheit, unità di misura della temperatura.
In fisica nucleare e subnucleare, con f si indica il fermi, unità di lunghezza.
In geofisica, F è il nome di uno degli strati della ionosfera, detto anche strato di Appleton; F1, F2 indicano le due sottostratificazioni dello strato F.
In spettroscopia, F è il simbolo della riga di Fraunhofer di lunghezza d’onda λ = 4861,527 Å nella regione blu dello spettro visibile.
Per l’accezione musicale ➔ notazione.