Naturalista (Étampes 1772 - Parigi 1844). Professore di zoologia nel Muséum d'histoire naturelle (1795), partecipò alla spedizione napoleonica in Egitto, che gli consentì di allargare notevolmente lo spettro delle sue osservazioni. Spirito sistematico, successivamente si volse soprattutto alla sperimentazione, ma sempre realizzando un approccio globale che lo portò a collegare la dimensione morfologico-anatomica con quelle fisiologica, patologica, ambientale e comportamentale: significativo, a questo proposito, che gli si debba anche l'introduzione del termine etologia. Nel campo dell'anatomia comparata formulò la legge dell'equilibrio degli organi (secondo cui qualsiasi loro variazione comporta una modificazione inversamente proporzionale degli altri organi), elaborò la teoria delle connessioni (per cui un organo può indebolirsi, atrofizzarsi e finanche scomparire, ma mai cambiare di posto) e soprattutto concepì i fondamentali principî dell'unità di struttura e di omologia. Il primo, basato sulla teoria degli analoghi, afferma che "la struttura dei viventi può essere ricondotta a un tipo uniforme" ovvero che "la natura ha formato tutte le specie su un unico piano"; il secondo, ancor più importante in una prospettiva evoluzionistica, afferma che gli organi che attualmente hanno, nei diversi animali, forme e funzioni anche molto diverse, ma identica collocazione, possono essere pensati come le modificazioni di uno stesso organo primordiale. Nel campo della sistematica si occupò fra l'altro di quella, delicatissima, delle scimmie antropomorfe, che contribuì a rendere rigorosa adottando il criterio dell'ampiezza dell'angolo facciale. Gli si deve, in particolare, la prima (pur imperfetta) collocazione sistematica dell'orango. Compì inoltre le prime ricerche di embriologia sperimentale (Philosophie anatomique. Des monstruosités humaines, 1822), per le quali può essere considerato il fondatore della teratologia, e fece sistematici studî sulle variazioni, e sulle possibili linee evolutive, dei fossili. G. sostenne il suo principio dell'unità di struttura contro G. Cuvier, con il quale aveva precedentemente collaborato in piena sintonia, in un dibattito pubblico all'Académie des sciences (febbr. - apr. 1830), trasformatosi presto nel primo dibattito sull'evoluzione. Ma di contro a Cuvier, catastrofista e fissista, egli affermò una teoria evoluzionistica (ancor più fragile di quella di J.-B. Lamarck) fondata sull'influenza "diretta" dell'ambiente che, nonostante la pubblicazione di un'organica monografia (Principes de philosophie zoologique, 1830), contribuì a farlo uscire sconfitto dal dibattito.