Parte della fisica che studia l’azione esercitata da un campo elettrico sulla emissione, sulla propagazione e sull’assorbimento della luce, azione che si manifesta, per es., nella birifrangenza elettrica (➔ birifrangenza) e nell’effetto Stark-Lo Surdo (➔ Stark, Johannes). Effetto elettroottico Alterazione delle proprietà ottiche di un mezzo provocata dall’applicazione di un campo elettrico. Applicando infatti un campo elettrico E a un mezzo, questo diviene sede di sollecitazioni meccaniche, descritte dal tensore delle deformazioni εij=ΣδkijEk+Σγklij EkEl, dovute all’effetto piezoelettrico inverso (termine lineare nelle componenti dell’intensità del campo elettrico) e alla elettrostrizione (termine quadratico): queste sollecitazioni provocano uno stato di deformazione nel mezzo con conseguente alterazione delle proprietà ottiche ( effetto elettroottico secondario o elastoottico). L’ effetto elettroottico primario (o effetto elettroottico propriamente detto) è invece prodotto dall’azione del campo elettrico sugli atomi del mezzo ed è indipendente dallo stato di deformazione provocato nel mezzo. L’effetto elettroottico primario prevale su quello secondario per alti valori delle frequenze del campo elettrico applicato; l’effetto elastoottico è molto vistoso se la frequenza del campo elettrico coincide con una frequenza di risonanza meccanica del mezzo. Dispositivi il cui funzionamento è basato sugli effetti elettroottici sono utilizzati per modulare, sia in fase sia in ampiezza, un fascio di luce.