displasia
Proliferazione cellulare disordinata, principalmente a carico dei tessuti epiteliali. Le cellule che costituiscono un tessuto epiteliale esibiscono normalmente una precisa regolarità nella dimensione, nella forma e nel nucleo, nonché nelle loro modalità organizzative per la formazione ;architettonica del tessuto. Nella displasia tutto questo è alterato: la normalità del tessuto è disturbata da variazioni della forma e dimensioni delle cellule, da ampliamenti, irregolarità e ipercromatismi dei loro nuclei e da un disordinato schema organizzativo che causa una notevole anarchia nell’architettura tessutale, dove l’ordinata progressione maturativa delle alte cellule degli strati basali verso quelle piatte degli strati superficiali viene perduta e talvolta invertita. Le cellule displastiche esibiscono, inoltre, figure mitotiche più numerose che hanno localizzazioni anomale all’interno dell’epitelio. La displasia rappresenta una delle più frequenti risposte cellulari e tessutali a stimoli persistenti irritativi che causano danno. Esempi di displasia sono: (a) la cheratosi actinica dell’epitelio squamoso dell’epidermide, in risposta alla prolungata esposizione ai raggi solari; (b) la displasia bronchiale, causata dal fumo di sigarette; (c) la displasia fibrocistica della mammella, attribuita ad alterazioni ormonali; e (d) quelle della cervice uterina, dello stomaco e dell’intestino, associate a situazioni infiammatorie croniche. È pertanto ipotizzabile che la displasia rappresenti un processo di adattamento al danno dove la cellula e il tessuto displastico divengono più resistenti a esso. Le displasie condividono con le neoplasie (proliferazioni cellulari eccessive, incontrollate e invasive) caratteristiche tali che frequentemente la loro distinzione può essere estremamente difficile. Sebbene zone di displasia si trovino spesso vicino a foci di neoplasie e in alcune condizioni sia stato dimostrato che la displasia preceda sempre il cancro tanto da essere denominata lesione preneoplastica, il solo termine displasia non indica cancro e la displasia non progredisce necessariamente in cancro. Modificazioni displastiche lievi moderate che non coinvolgono l’intero spessore di un epitelio possono essere reversibili e tornare alla normalità con la rimozione del fattore promuovente. Quando la displasia è marcata e coinvolge l’intero spessore epiteliale, si parla tuttavia di carcinoma in situ, uno stadio preinvasivo di cancro.
→ Cellula. Matrice extracellulare; Oncogeni e oncosoppressori