Tipo particolare di struttura tettonica che si origina, in forma di pieghe anticlinali, per l’intrusione di masse di materiali litoidi più o meno plastici (spesso salgemma o anche argille), le quali, col progredire del movimento, possono determinare la lacerazione della piega originaria. Il d. può essere simmetrico o dissimmetrico, con asse verticale od obliquo, con nucleo a cupola, a cuneo o a lama.
Si dice diapirismo (fig. 1 e 2) l’intrusione di terreni più o meno plastici (spesso salgemma o anche argille) nei terreni che li ricoprono, con uno spostamento anche di qualche migliaio di metri dalla giacitura originaria. Il processo può essere spiegato in modo diverso a seconda che si attribuisca una funzione attiva o passiva alle masse che raggiungono una giacitura diapirica. Nel primo caso sarebbe dovuto alla minore densità che generalmente presentano i terreni plastici rispetto ai sedimenti che li ricoprono, per cui i primi tenderebbero a spostarsi sino a galleggiare sui secondi. Nel secondo caso la deformazione della massa originaria, supposta di forma lenticolare, sarebbe provocata dal peso degli strati sovrastanti e quindi il fenomeno non si potrebbe verificare se non per un carico, da parte di questi, particolarmente elevato.