Nelle indagini epidemiologiche, gruppo di individui portatori di una caratteristica comune (per es., c. di nascita, di nati in uno stesso anno; c. rurale, di abitanti di un comune rurale; c. lavorativa, di soggetti che lavorano nello stesso ente) o anche di soggetti arruolati in uno studio longitudinale o in una sperimentazione clinica di variabile durata.
Unità tattica dell’esercito romano. Composta da un numero di uomini oscillante tra 300 e 600, in seguito alla riforma di Mario divenne il cardine della suddivisione operativa della legione, prima impostata su unità più piccole, i manipoli. Come unità autonoma, la c. era presente fra gli auxilia, formando con le ali di cavalleria ausiliaria e le legioni gli eserciti provinciali. C. era anche un distaccamento di truppe di guardia: cohortes praetoriae, costituenti la guardia imperiale; cohortes urbanae, costituenti la guarnigione di Roma, e cohortes vigilum, guardie del fuoco e di polizia di Roma organizzate da Augusto.
Il nome fu ripreso da Napoleone per designare raggruppamenti delle sue truppe. C. fu anche chiamata una suddivisione della legione nella milizia fascista.