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consacrazione

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Atto mediante il quale una persona o una cosa passano dallo stato profano allo stato di sacro.

Presso i Romani la consecratio era l’atto solenne con il quale il proprietario di una cosa (bosco, tempio ecc.) la destinava al culto degli dei, facendone una res sacra. Questa non era più suscettibile di alienazione e di usucapione, se non previa exconsecratio (o exauguratio), cerimonia opposta alla consacrazione. Durante il principato la consecratio imperatoris era l’atto con il quale si fondava il culto di quel principe: a volte, avveniva al momento della sepoltura dell’imperatore, più spesso dopo i funerali.

Dal punto di vista religioso la c. si compie attraverso due momenti fondamentali: quello della separazione o distacco dalla sfera del profano e quello dell’aggregazione al mondo sacro mediante l’assimilazione della forza o spirito divino, per cui il consacrato diviene esso stesso sacro. Nel cristianesimo, le c. vengono fatte in genere con la parola e con l’azione: la parola agisce per sé medesima (ex opere operato); l’azione varia secondo le circostanze (unzione, aspersione, incensazione, rivestimento di indumenti sacri, consegna di strumenti ecc., ma soprattutto, se si tratta delle persone, imposizione delle mani del consacrante sul consacrato, rito di origine biblica). Nel linguaggio ecclesiastico una c. meno solenne e di minor valore giuridico è la benedizione.

C. eucaristica Il momento centrale della Messa, in cui il sacerdote prendendo in mano il pane (l’ostia) e il calice di vino, pronuncia sopra di essi le medesime parole dette da Gesù nell’ultima cena, in virtù delle quali la sostanza del pane e del vino si trasmuta nel corpo e sangue di Gesù Cristo (transustanziazione).

Vedi anche
eucaristia Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione dei fedeli con il Redentore e tra loro. 1. Teologia Il nome eucaristia proviene dai racconti neotestamentari ... cupola anatomia cupola diaframmatica Ciascuna delle due metà arrotondate e convesse del diaframma, il cui profilo e la cui mobilità sono ben visibili allo schermo radioscopico. cupola pleurica La parte più elevata della pleura, detta anche domo o cappuccio pleurico, che riveste e sovrasta l’apice del polmone. ... mano Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali. anatomia 1. Anatomia comparata Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati Tetrapodi, la mano corrisponde al segmento distale dell’arto o autopodio, articolato con ... ostia Presso i popoli antichi, la vittima offerta in sacrificio alla divinità. ● Nel linguaggio ecclesiastico, Gesù Cristo in quanto offertosi come vittima sacrificandosi sulla croce per espiare i peccati dell’umanità. Per diretta derivazione da questo significato, il sottile disco di farina (impastata con ...
Categorie
  • PRATICHE RITUALI E LITURGICHE in Religioni
Tag
  • CRISTIANESIMO
  • USUCAPIONE
Altri risultati per consacrazione
  • CONSACRAZIONE
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Comune, perché fondamentale, a tutte le religioni, cominciando dalle più basse, è la credenza di una doppia sfera in cui l'essere si divide: la sfera del sacro e quella del profano. Con questa distinzione s'interseca l'altra: del puro e dell'impuro (cfr. Levitico, X, 10; Ezechiele, XXII, 26). L'impuro, ...
Vocabolario
consacrazióne
consacrazione consacrazióne (letter. consecrazióne) s. f. [dal lat. consecratio -onis]. – 1. Atto del consacrare; rito con cui si consacra, e mediante il quale una persona o una cosa passano dallo stato profano allo stato di sacro: la c....
consacraménto
consacramento consacraménto s. m. [der. di consacrare]. – Forma poco com. per consacrazione.
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