In generale, qualsiasi strumento (diottra, cannocchiale con reticolo) atto a individuare una visuale. In particolare, strumento che trasforma una radiazione luminosa da convergente o divergente in una radiazione parallela o viceversa. I c., dal punto di vista costruttivo, possono essere realizzati mediante lenti (c. diottrici), specchi (c. catottrici) o mediante entrambi (c. catadiottrici). La fig. 1A rappresenta la configurazione di un semplice c. realizzato mediante una superficie speculare a forma di paraboloide; la sorgente puntiforme, realizzata mediante una fenditura, in questo caso deve essere perfettamente posizionata sul fuoco del paraboloide stesso. In fig. 1B è rappresentato un c. realizzato mediante un montaggio del tipo Herschel; la superficie riflettente è sempre un paraboloide ma di questo viene utilizzata solamente una frazione, che consente di focalizzare la radiazione al di fuori del fascio incidente o emergente dallo specchio. La configurazione riportata in fig. 1C utilizza un montaggio del tipo newtoniano; mediante uno specchio piano posto a 45° rispetto all’asse del paraboloide, la radiazione viene riflessa al di fuori del fascio entrante o emergente dal c.; ciò consente di accedere alla posizione fisica del fuoco senza limitare la superficie utile del c. stesso. Alcuni c., anziché proiettare la radiazione proveniente da un punto, proiettano una vera e propria figura geometrica, per esempio una croce. Tale tecnica viene usata nell’ autocollimatore che, realizzato per la prima volta nel 1935, ha contribuito grandemente all’avanzamento delle tecniche di misura ottiche, in particolare dei piccoli spostamenti angolari di superfici riflettenti. Esso è costituito (fig. 2) da un cannocchiale in grado di proiettare il proprio reticolo all’infinito. Tale reticolo viene proiettato come un fascio di raggi paralleli emergenti dall’obiettivo. Uno specchio piano, posto nel cammino del fascio, riflette l’immagine del reticolo che viene osservata sul piano focale del cannocchiale. La posizione dell’immagine dipende solamente dall’inclinazione relativa dello specchio rispetto all’asse del cannocchiale autocollimatore.
Sono chiamati c. anche dispositivi, di varia natura, usati per produrre un fascio ben definito, per esempio parallelo, di radiazioni elettromagnetiche o corpuscolari a partire da sorgenti puntiformi o estese.
La visuale individuata da un cannocchiale c. è chiamata asse di collimazione. Il reticolo di collimazione è il reticolo, normalmente a forma di croce, posto sul piano immagine del cannocchiale c., che consente di materializzare l’asse di collimazione.