• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

clonazione

Lessico del XXI Secolo (2012)
  • Condividi

clonazione


fig.

clonazióne s. f. – In biologia, tecnica di riproduzione che, partendo da un organismo donatore di DNA, permette di ottenere un essere vivente identico dal punto di vista genetico. Nel caso degli animali, la tecnica più usata è il trasferimento del nucleo di una cellula somatica (SCNT, Somatic cell nuclear transfer) in un oocita enucleato, seguito dall’incubazione del costrutto in condizioni adatte allo sviluppo embrionale. Per i mammiferi, questo implica il trasferimento della blastula nell’utero di una femmina accettrice (v. fig.). Nel 1997, la pecora Dolly è stata il primo mammifero clonato e, più in generale, il primo animale adulto ottenuto per c. a partire da una cellula differenziata ricavata da un animale anch’esso adulto. A distanza di quasi 50 anni dai primi esperimenti di trapianto di nucleo sugli anfibi, la nascita di Dolly provava in modo definitivo la potenzialità del nucleo delle cellule in uno stadio finale di differenziazione a tornare in uno stato di totipotenza. Dopo Dolly, nel primo decennio di questo secolo diverse specie di mammiferi sono state clonate; oggi se ne contano 16. Inizialmente la specie prediletta per gli studi sullo SCNT è stata il topo, sia per la facilità con cui esso viene mantenuto in laboratorio, sia per la brevità del ciclo riproduttivo (21 giorni), sia per la ricchezza delle informazioni di genetica che lo riguardano. Gli studi sul topo continuano tuttora, peraltro senza risultati realmente innovativi. Recentemente è stato osservato che l’oocita enucleato non è la sola cellula capace di deprogrammare un nucleo prelevato da una cellula somatica, ma che lo stesso compito può essere svolto anche da uno zigote, ossia da un oocita fecondato da uno spermatozoo. Infine, nel 2010, è stato dimostrato che fibroblasti di topo possono essere deprogrammati e riprogrammati allo stato di cellule pluripotenti indotte (iPS, induced pluripotent stem), se essi sono combinati con cellule tetraploidi ottenute per elettrofusione dei due primi blastomeri formatisi in seguito alla segmentazione di uno zigote. Le cellule tetraploidi producono solo tessuti extraembrionali (tra cui la placenta), mentre quelle diploidi producono l’embrione, dal quale si possono derivare diverse linee di cellule iPS. Questa è una delle tecniche messe a punto nel topo per convertire cellule somatiche in cellule staminali. Nel primo decennio del 21° sec. lo studio dei fenomeni che accompagnano lo SCNT è stato esteso ad altre specie, oltre che al topo. L’attenzione si è in particolare concentrata sui bovini, in quanto, oltre ad avere un notevole interesse agricolo, essi mostrano nel loro sviluppo analogie significative con l’uomo. Entrambe le specie sono unipare, l’attivazione del genoma avviene 8 ore dopo la stimolazione dell’oocita (anziché 2 ore dopo come nel topo), il tempo di impianto è simile (e maggiore che nel topo), la gravidanza dura 9 mesi. Inoltre, le ovaie delle femmine dei bovini possono essere ottenute facilmente dai mattatoi locali. Recentemente è stato sequenziato il genoma del bue. Esso contiene 3 miliardi di basi, come quello umano. Di seguito sono riassunti gli studi compiuti sulla c. nei bovini a partire dal 2001. Dal punto di vista morfologico, nei bovini lo SCNT è seguito dalla parziale rottura della membrana nucleare, evidentemente necessaria perché i fattori ooplasmici possano venire in contatto con la cromatina e favorirne il rimodellamento. La cromatina va incontro a una forte condensazione e non viene espressa, per lo meno nei primi 30 minuti. Dopo circa 3 ore la cromatina gradualmente si decondensa e alla quarta ora il nucleo assume la morfologia tipica di un pronucleo, in un tempo pari a quello impiegato da un embrione ottenuto tramite fecondazione artificiale, ossia per fecondazione di un oocita con uno spermatozoo in vitro. Contemporaneamente i nucleoli vanno incontro a frammentazione e riformazione. Dal punto di vista funzionale, nonostante i progressi fatti nel manipolare le cellule di altri mammiferi e nella preparazione di terreni e condizioni di coltura, lo SCNT nei bovini ha una percentuale di successo (ossia nati a termine di gravidanza) piuttosto bassa, il 10-12%. Tale valore va peraltro confrontato con quello registrato nel topo (2-4%) e con quello simile osservato in altri mammiferi. Un modo più corretto di considerare il fenomeno è ammettere che nei bovini il 90% e nel topo il 96% delle gravidanze non vanno a termine. Questo si spiega con la complessità del processo che segue allo SCNT: anche nei bovini circa 8000-10.000 geni attivi in una cellula somatica devono essere disattivati per deprogrammare il nucleo una volta trasferito e circa 10.000-12.000 geni necessari per lo sviluppo dell’embrione e del feto devono essere attivati per riprogrammare lo stesso nucleo. Nell’embrione bovino, e ancora più chiaramente nella placenta, si manifestano diverse patologie. Come in altri mammiferi esse vengono indicate con il termine globale di LOS (Large offspring syndrome) e sono particolarmente evidenti negli organi degli embrioni e dei feti abortiti. Sebbene i meccanismi di queste patologie non siano ancora ben chiariti, vi sono molte evidenze che essi coinvolgono l’espressione abnorme di molti geni. Nei bovini, come in altri animali, nel corso dello sviluppo normale due eventi concorrono a regolare l’attività genica: l’imprinting di alcuni geni e le modificazioni a carico degli istoni. I geni soggetti a imprinting hanno nelle loro sequenze regolatorie (promotore) un elevato numero di dinucleotidi CpG (citosina e guanina unite da un legame fosfodiesterico). Le citosine vengono metilate da specifici enzimi (DNA metiltransferasi). Per ciascun gene risulta metilato un solo allele, quello paterno o quello materno. La metilazione si accompagna all’inibizione dell’espressione del gene metilato. Gli istoni sono, assieme al DNA, i principali costituenti della cromatina. Una volta sintetizzati e inglobati nei nucleosomi, essi possono essere modificati in maniera dinamica, soprattutto per acetilazione o metilazione di specifici aminoacidi (in particolare lisina e arginina), posti vicino alle code N-terminali che protrudono dai nucleosomi, da parte di enzimi quali istone acetilasi, deacetilasi, metiltransferasi. Le conseguenze per l’attività genica dipendono dal tipo di modificazione e dalla posizione dell’aminoacido modificato. L’imprinting di alcuni geni e le modificazioni covalenti degli istoni costituiscono globalmente l’epigenetica, intendendo con questo termine i cambiamenti delle funzioni geniche che avvengono senza modificare le sequenze di DNA e che sono reversibili, ma stabili durante la mitosi, e quindi ereditabili da una cellula all’altra. I gruppi metilici legati alle citosine presenti nel DNA paterno e materno hanno un destino diverso nel corso delle fasi iniziali dello sviluppo normale. I primi vengono rimossi in maniera attiva, i secondi vengono persi gradualmente in modo passivo con il procedere delle duplicazioni cellulari. Negli embrioni di bovini clonati per SCNT il grado di metilazione dei geni soggetti a imprinting e di altre decine di geni è superiore a quello degli embrioni normali. La metilazione del DNA torna a un livello normale allo stadio di blastula. Si ritiene che l’ipermetilazione osservata nelle fasi iniziali dello sviluppo possa ripercuotersi anche sullo svolgimento di fasi successive dello sviluppo. Anche i livelli di acetilazione e metilazione degli istoni sono estremamente elevati nelle fasi iniziali dello sviluppo degli embrioni clonati per SCNT. Le anomalie che si verificano nella riprogrammazione epigenetica del nucleo nelle fasi iniziali dello sviluppo si riflettono in un andamento abnorme dell’attività di trascrizione. Questo è stato evidenziato per decine di mRNA, particolarmente quelli codificanti fattori di trascrizione. Nei bovini l’impiego di sostanze che possono interferire con i processi epigenetici, quali gli inibitori di acetilasi e transmetilasi, e di cellule con basso contenuto di questi enzimi consente di alterare il quadro patologico caratteristico dell’embrione clonato, aumentando talora la percentuale di nati a termine di gravidanza. Questi studi e altri simili si vanno intensificando sempre più. Essi mirano non solo a chiarire gli aspetti biologici di base della c. per SCNT, ma possibilmente anche ad aumentarne l’efficienza.

Vedi anche
ingegneria genetica Insieme di tecnologie che permettono la manipolazione in vitro di molecole di DNA, in modo da provocare cambiamenti predeterminati nel genotipo di un organismo (➔ biotecnologie, genetica). Mediante queste manipolazioni genetiche è possibile produrre nuove combinazioni di geni, determinare specifiche ... uovo Gamete femminile costituito da una cellula quiescente che ha in genere accumulati nel suo citoplasma materiali di riserva per lo sviluppo dell’embrione. Nell’uso comune, u. d’uccello variamente utilizzato come cibo. Biologia L’u. si origina nell’ovario, ha di regola forma sferica, ellissoidale o cilindrica, ... superorganismo In ecologia, gruppo di organismi o di comunità che sembrano avere proprietà, come omeostasi e riproduzione, simili a quelle di un singolo organismo. cyberpunk Genere narrativo in cui temi legati alla realtà delle società postindustriali (cibernetica, robotica, telematica, realtà virtuale, biotecnologie, clonazione) vengono elaborati fantasticamente nel segno di un’ideologia contestataria, di ribellione e critica sociale, analoga a quella del movimento punk ...
Tag
  • FECONDAZIONE ARTIFICIALE
  • FATTORI DI TRASCRIZIONE
  • ESPRESSIONE DEL GENE
  • METILAZIONE DEL DNA
  • CELLULE STAMINALI
Altri risultati per clonazione
  • clonazione
    Enciclopedia on line
    Biologia Processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di cellule, individui o geni, tutti identici fra loro (cloni). Nel caso della riproduzione asessuale (agamica o vegetativa) degli organismi, gli individui multicellulari o unicellulari originatisi per moltiplicazione sono geneticamente ...
  • clone
    Dizionario di Medicina (2010)
    Ciascuno degli organismi o cellule geneticamente eguali tra loro, in quanto derivanti da un unico capostipite. In natura i c. si originano dalla moltiplicazione agamica o vegetativa di un solo individuo iniziale. In biologia molecolare, un c. può essere una cellula, una popolazione cellulare, un singolo ...
  • Clonazione: tecniche di trasferimento nucleare
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2007)
    Lesley Paterson Ian Wilmut Il termine clonazione può avere numerosi e diversi significati: può indicare la propagazione di piante per talea, la produzione di copie multiple di materiale genetico, la formazione di due, tre o quattro embrioni a partire da uno solo. In questo testo useremo il termine ...
  • Clonazione
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006)
    Definizione e principi generali Il termine clonazione si riferisce a due ambiti molto differenti, il primo dei quali è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente. Questa procedura ha implicazioni in importanti settori come, per es., la zootecnia, l'industria farmaceutica ...
  • clonazione
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Antonio Fantoni Copiare geni, cellule, organismi La clonazione è un processo, naturale o artificiale, che permette di produrre copie ripetute, chiamate cloni, di tutti gli oggetti della vita, dal DNA dei geni, alle cellule, fino a interi organismi. È perciò importante capire esattamente di cosa si ...
  • Clonazione
    Enciclopedia del Novecento III Supplemento (2004)
    Lesley Paterson e Ian Wilmut di Lesley Paterson e Ian Wilmut Clonazione sommario: 1. Introduzione. 2. La clonazione riproduttiva negli animali: a) tipi di cellule e ciclo cellulare; b) metodi di trasferimento del nucleo; c) applicazioni; d) limiti del trasferimento del nucleo; e) meccanismi molecolari. ...
  • Clonazione
    Il Libro dell'Anno 2000
    Rita Levi Montalcini Vittorio Sgaramella Alessandro Villa Clonazione Ex uno plures? Clonazione di geni, di cellule, di organismi di Rita Levi Montalcini, Vittorio Sgaramella, Alessandro Villa 16 agosto Il governo britannico consente l'impiego di cellule staminali, cioè non differenziate, ricavate ...
  • Clonazione
    Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
    (App. V, i, p. 662) Definizione e fondamenti Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata come sinonimo di ingegneria genetica (v. in questa Appendice): permette la comparsa di copie di ...
  • Clonazione
    Universo del Corpo (1999)
    Giovanni Chieffi In genetica si definisce clonazione il processo, naturale o artificiale, che porta all'ottenimento di individui, cellule o geni, tutti identici tra loro, detti cloni (dal greco κλών, "ramoscello"). I procarioti e gli eucarioti che si riproducono prevalentemente per via asessuata danno ...
  • CLONAZIONE
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    In biologia la c. è una forma di riproduzione non mediata da accoppiamento sessuale: si sottrae quindi al rimescolamento dei contributi genetici paterno e materno che ha luogo durante la formazione dei gameti (meiosi). Da ciò deriva la bassa probabilità che in natura si trovino due gameti maschili (spermatozoi) ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
clonazióne
clonazione clonazióne s. f. [der. di clone]. – 1. In biologia, la riproduzione agamica, naturale o artificiale, di individui o cellule con identico patrimonio genetico (cloni): sono esempî di clonazione naturale la propagginazione di una...
clonàggio
clonaggio clonàggio s. m. [der. di clone]. – In genetica, forma poco com. per clonazione.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali