Osso lungo, pari del cingolo toracico, foggiato a S italica, localizzato in corrispondenza del limite superiore e anteriore del torace. Si articola lateralmente con l’acromion della scapola e medialmente con il manubrio dello sterno. La frattura della c. consegue a cadute sulla spalla, o sul braccio esteso, più spesso alla metà dell’osso. Se non complicata, non è lesione grave. Le lussazioni possono interessare il capo esterno (articolazione acromio-clavicolare) o quello interno (articolazione sterno-clavicolare) o entrambi con maggiore frequenza delle prime.
La c. compare come osso di membrana nel cinto pettorale dei Ganoidi fossili e viventi, e negli Anfibi si connette strettamente al precoracoide con il quale si fonde nei Rettili. Negli Uccelli le due c. si fondono fra di loro formando l’osso a ‘forchetta’ o forcella. Nei Mammiferi, a eccezione dei Carnivori ove è ridotta o è assente, la c. ha sostituito definitivamente il precoracoide.