Comune della prov. di Udine (50,6 km2 con 11.547 ab. nel 2008). La cittadina è situata sulle ultime propaggini delle Prealpi Giulie, allo sbocco della valle del Natisone. Notevole centro commerciale, con attività industriali nei settori meccanico, del legno e dei materiali da costruzione. Nel territorio, viticoltura (refosco e verduzzo).
Sotto Giulio Cesare o Augusto si costituì la comunità detta Forum Iulii, eretta poi a municipio. Nel 5° sec. vi trasferirono la loro sede i vescovi di Iulium Carnicum, distrutta dagli Unni, e divenne così la nuova capitale della Venezia al posto di Aquileia. Nel 568 fu eretta, per volere di Alboino, a capitale del primo ducato longobardo. Nel 9° sec., quale sede del marchese preposto alla parte orientale (Austria) del regno italico, fu detta Civitas Austriae. Distrutta dagli Ungari risorse e nel 12° sec. divenne Comune autonomo. Da allora fu il massimo centro culturale e di commercio del Friuli, nel patriarcato di Aquileia, fino alla sua caduta (1420). Tale rimase sotto il dominio veneziano finché, nel 16° sec., cedette il primato a Udine. Nel 1553 ottenne di essere governata direttamente da Venezia; la sua decadenza si accentuò sotto la dominazione austriaca, dopo il 1815.
Del periodo longobardo sussistono il tegurio di Callisto (battistero) e l’altare del duca Rachis (Museo Cristiano), della metà del 8° secolo. Di notevole interesse il tempietto di S. Maria in Valle, di caratteri romano-bizantini, con importante decorazione in stucchi, databile in un periodo compreso tra l’8° e il 9° secolo. Il Museo Archeologico Nazionale possiede ricchi reperti (suppellettile aurea dalla necropoli barbarica).