, Ben. - Nome d’arte dell’artista inglese Ben Flynn (n. Londra 1970), molto popolare per i suoi colorati alfabeti di lettere dipinti sulle serrande dei negozi dell’East London e sui muri di molte altre città del mondo. E. fa parte della prima generazione del writing londinese ed europeo: l’inizio della sua ultraventennale esperienza come writer risale al 1984, all’età di quattordici anni. Con il nome di “Eine” conquista grande credibilità nel mondo dei graffiti grazie alla sua prolungata attività e all’intensità della sua azione, che gli costa quasi venti arresti e cinque condanne per danni. Per queste ed altre motivazioni E. decide, attorno ai primi anni del Duemila, di abbandonare il campo dell’illegale per dedicarsi alla produzione di stampe e serigrafie, lavorando per artisti del calibro di Banksy, con il quale in seguito intraprende una pluriennale collaborazione. In quegli anni avviene il suo avvicinamento al linguaggio della street art, giudicato più aperto a differenti possibilità creative e in rapida ascesa tra le strade di Shoreditch e dell’East London, dove E. inizia a diffondere i suoi sticker e soprattutto a chiedere l’autorizzazione ai commercianti locali per disegnare le prime lettere del suo iconico alfabeto sulle serrande dei loro negozi. Il lavoro di E., focalizzato sulle lettere anche dopo il passaggio dai graffiti alla street art, è emblematico per distinguere le divergenze espressive di queste due pratiche. Le lettere dipinte oggi dall’artista, grandi e chiare, cromaticamente accese e spesso riferite alle iniziali del nome del negozio che le ospita, cercano una forma di dialogo con i passanti e li invitano all’apprezzamento, contrariamente a quelle dei graffiti, spesso calligraficamente inafferrabili e incuranti di instaurare una comunicazione che non ricada esclusivamente all’interno della sfera dei praticanti. Nella ricerca calligrafica di E. il processo di complicazione della lettera, tipico del writing, è abbandonato a favore del suo opposto, in direzione della massima semplificazione e riconoscibilità del lettering; tale chiarezza è riscontrabile nel suo codice stilistico più tipico, lo shutter font, generato dal lavoro sulle serrande. Molti altri sono gli stili di lettering che hanno preso forma dalla mano dell’artista: il circus e il neon sono due tra i più apprezzati, e caratterizzano anche la sfera commerciale della sua attività. Il 2010 è un anno chiave per la carriera dell’artista inglese: prima realizza una delle sue opere più ambiziose a Middlesex Street, nell’East London, dove dipinge tutte le lettere dell’alfabeto su un’unica fila consecutiva di serrande, poi una sua opera, Twenty First Century City, viene acquistata dall’allora primo ministro inglese D. Cameron quale dono da portare al Presidente degli Stati Uniti B. Obama durante una visita ufficiale alla Casa Bianca. L’episodio lo proietta immediatamente alla ribalta internazionale dei media, aprendogli le porte del sistema dell’arte e del collezionismo di alta fascia. Il trasferimento a San Francisco dalla piccola cittadina inglese di Hastings è diretta conseguenza di questa improvvisa e rapida crescita dell’attenzione mediatica e commerciale attorno alla produzione dell’artista, che giunge sino a procuragli collaborazioni con grandi marchi internazionali quali Louis Vuitton e Virgin Airways. Il mondo dello star system artistico ha aperto le porte a E. che oggi vanta esposizioni in Europa e nelle più grandi metropoli americane. Nel 2007 partecipa al progetto Santa’s Ghetto organizzato da Banksy a Betlemme e nello stesso anno prende parte a Nuart, il più importante festival di street art in Europa. Dopo il 2010 aumenta la sua presenza nelle sedi espositive più tradizionali, così come il suo successo tra i collezionisti; nel 2011 viene inserito tra gli artisti della grande mostra “Art in the Streets” al MOCA di Los Angeles mentre la personale “Greatest”, presso la galleria White Walls di San Francisco, vende tutti i pezzi ancor prima dell’inaugurazione.