Barrymore
Nome d'arte di una serie di attori teatrali e cinematografici statunitensi, il cui albero genealogico si estende su sei generazioni (tre attive in teatro e le successive soprattutto nel cinema) e comprende tra i collaterali e i discendenti diverse altre famiglie di attori. Tra gli antenati dei B., il primo a calcare le scene fu l'inglese Thomas Lane (1796-1825); lo stesso fecero dopo l'emigrazione negli Stati Uniti la figlia Louisa (1818-1897, che fu la prima donna a dirigervi un teatro) e il suo terzo marito, l'irlandese John Drew (1827-1862). Furono tra gli attori teatrali più in vista degli ultimi decenni dell'Ottocento due dei loro tre figli naturali, John Jr (1853-1927) e Georgiana (1856-1893), e il marito di questa, l'inglese, poi naturalizzato statunitense, Maurice B. (dal 1872 nome d'arte di Herbert Blythe, 1847-1905); il figlio adottivo Sidney (1864-1920, attivo dal 1911) fu invece il capostipite di una linea di attori cinematografici, che proseguì con il figlio Sidney Jr (1892-1918, attivo dal 1913 anche come regista) e la seconda moglie, Lucille McVey (1890-1925, attiva dal 1914 come Mrs Sidney Drew; fu sceneggiatrice e una delle prime donne registe). Tra i rami collaterali dei B., furono attori cinematografici anche la figlia di John Drew Jr, Louise (1884-1954, avuta da Josephine Baker), suo marito Jack Devereaux (1882-1958, attivo dal 1914) e il figlio John. Il cognome B. venne utilizzato (ma non assunto legalmente) dai figli di Herbert Blythe, Lionel, Ethel e John. Essi si trovavano al centro di un'estesa rete di parentele tra varie dinastie di attori, attraverso legami di sangue (con i Devereaux, i Drew, i Colt) o di matrimonio (con i Costello, i Rankin, i Davenport). Tali rapporti e la grande popolarità valsero loro la denominazione di The royal family of Broadway, che fu anche il titolo di due opere ispirate alla loro vita, una commedia (di George S. Kaufman e Edna Ferber, 1927) e un film (di George Cukor e Cyril Gardner, 1930).Anche i figli di Ethel e di John continuarono la tradizione familiare. I tre figli avuti da Ethel e R.G. Colt divennero infatti attori con il cognome del padre: Samuel (1909-1986, attivo tra il 1930 e il 1957) nel cinema e in teatro, Ethel in teatro e John (1913-1975) in teatro e alla radio. Più conosciuti due dei tre figli legittimi di John B., Diana (1921-1960) e John Jr (nato nel 1932), molto simili al padre nello stile di vita. La prima, attrice teatrale, lavorò nel cinema per pochi anni (interpretò sei film tra il 1942 e il 1944); è nota soprattutto per la drammatica autobiografia Too much, too soon (1957) e per il film omonimo che ne fu tratto nel 1958 (Furia d'amare) di Art Napoleon. Il secondo ha avuto una carriera cinematografica più lunga (1949-1984, dal 1958 con il nome John Drew B., e dal 1959 al 1967 in Italia); sono divenuti attori cinematografici anche due dei suoi quattro figli, John Blyth B. (nato nel 1954, attivo dal 1978) e Drew B. (nata nel 1975, attiva dal 1980). Anche uno dei figli illegittimi di John B., Eugene B. (1915-1984), lavorò come attore cinematografico, in Gran Bretagna e in Australia.
Sull'intera famiglia: M. Peters, The house of Barrymore, New York 1990; C.S. Hoffman, The Barrymores: Hollywood's first family, Lexington (KY) 2001.
Su Maurice B.: J. Kotsilibas-Davis, Great times, good times: the odissey of Maurice Barrymore, Garden City (NY) 1977.
Su John Drew Jr: E.A. Dithmar, John Drew, New York 1900; P. Wood, Splendid gipsy: John Drew, New York 1928.
Su Lionel, Ethel e John B.: H. Alpert, The Barrymores, New York 1964; J. Kotsilibas-Davis, The Barrymores: the royal family in Hollywood, New York 1981.