• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

autocoscienza

Enciclopedia on line
  • Condividi

Filosofia

La coscienza che l’io ha di sé stesso. Il termine ha trovato la più larga utilizzazione nel linguaggio idealistico, a partire da Kant in cui l’a. è la coscienza che ha di sé l’io puro quale condizione trascendentale del conoscere. Una posizione di maggiore rilievo l’a. assume nella storia dell’idealismo tedesco, una volta che l’io diviene principio creativo e non solo normativo rispetto alla realtà; così, in Fichte l’a. è la stessa creatività dell’io che si realizza ponendo il non io e superandolo incessantemente; in Schelling è l’«atto uno e assoluto» che ingloba tanto l’io quanto tutto quello che ha con lui relazione; in Hegel l’a. universale è il puro realizzarsi della ragione assoluta. Il concetto di a. si presenta nell’idealismo attualistico di G. Gentile come lo stesso processo con cui si costituisce l’io, o persona (che dunque non è un presupposto, ma si pone nell’a.).

Psicologia

L’a. si può definire come la consapevolezza della propria vita psichica, nella sua organizzazione dinamica, personale e mondana; luogo nel quale si mediano, spazio-temporalmente, le esperienze e i progetti del soggetto (esser consapevoli di essere qualcuno), e luogo delle relazioni del soggetto con il suo mondo (aver coscienza di rapportarsi a qualcosa).

Lo studio dell’a. permette di individuare alcuni ‘modi’ importanti, precisati da K. Jaspers e K. Schneider: a) il senso di attività: sono io che faccio, penso ecc.; esso declina o scompare negli stati di depersonalizzazione, dove c’è estraneamento dal mondo delle percezioni, senso di automatismo dei processi volitivi, perdita del sentimento dell’Io; l’alterazione piena dell’a. di esecuzione si manifesta nei fenomeni psicotici del ‘furto del pensiero’, dei ‘pensieri artificialmente indotti’, dell’influenzamento della volon­tà e delle pulsioni ‘comandate e imposte’; b) la consapevolezza dell’unicità: io sono sempre uno, unico; tale modo dell’a. si perde negli sdoppiamenti della personalità, negli stati di coscienza alternante, nel sentirsi ‘suddiviso’ in certi stati mentali indotti da droghe, ‘frammentato’ o ‘fuso in altri’, in alcune esperienze schizofreniche, pseudo-mistiche, isteriche; c) il senso dell’identità: io sono quello di ieri, sono lo stesso nello scorrere del tempo; questo modo dell’a. scompare nei deliri metabolici, di trasformazione, di influenzamento, di metamorfosi; d) la consapevolezza di esser io in contrapposizione agli altri e all’esterno, sia come io mentale sia come io corporeo; appartiene a questo modo dell’a. lo studio dei ‘confini dell’io’ così importante nella psicanalisi dell’Io. Lo stato di coscienza dell’addormentamento, le psicosi oneirofreniche di W. Mayer-Gross, gli stati di coscienza ipnotici e ipnoidi, l’ebbrezza mescalinica, la ‘diffusione dei pensieri’ schizofrenica costituiscono le vie più importanti per lo studio, in negativo, delle alterazioni di questo aspetto costitutivo dell’autocoscienza.

Vedi anche
soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, soggetto ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente antitetico a quello che esso aveva in origine. Il latino subiectum, che traduce il greco ὑποκείμενον, ... attualismo filosofia La filosofia di G. Gentile e la corrente di pensiero da essa iniziata nella cultura italiana. Il nome di attualismo (o di idealismo attuale) deriva dal ridurre tutta la realtà a spirito (spiritualismo assoluto) e dall’intendere lo spirito come ‘atto’ non nel senso aristotelico di realtà che ... mente Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive. biologia Lo studio scientifico dei meccanismi biologici che, in tutte le specie animali e nell’uomo, producono e regolano le funzioni ... Georg Wilhelm Friedrich Hegel Hegel ‹héeçël›, Georg Wilhelm Friedrich. - Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli Schelling e Hölderlin, con i quali condivise gli entusiasmi ...
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE E CONCETTI in Filosofia
Tag
  • DEPERSONALIZZAZIONE
  • ATTUALISTICO
  • PSICANALISI
  • PSICOLOGIA
  • IDEALISMO
Altri risultati per autocoscienza
  • coscienza e autocoscienza
    Dizionario di Medicina (2010)
    Nelson Mauro Maldonato La coscienza corrisponde a un’enorme e complessa varietà di eventi neurobiologici, fenomenologici e psicologici che, sin dalle prime fasi dello sviluppo, preparano il terreno all’emergere del Sé. Sebbene sia determinata da attività cerebrali al più alto livello, essa è indissociabile ...
  • autocoscienza
    Dizionario di filosofia (2009)
    Termine che indica, se usato in senso generico, la coscienza che l’io ha di sé stesso. In senso proprio, relativamente cioè al contesto del linguaggio idealistico in cui il termine ha trovato la più larga utilizzazione, l’a. si applica alla coscienza che ha di sé l’io come principio del conoscere e ...
  • AUTOCOSCIENZA
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Conoscenza che il soggetto ha di sé in quanto soggetto. Nell'autocoscienza il principio attivo, che costituisce la coscienza, si manifesta come atto del soggetto pensante. L'oggetto che si conosce s'identifica con il soggetto che conosce, senza che la distinzione sia annullata. Si realizza così quell'unità ...
Vocabolario
autocosciènza
autocoscienza autocosciènza s. f. [comp. di auto-1 e coscienza]. – 1. Nel pensiero filosofico, coscienza di sé, consapevolezza del proprio esistere e del proprio agire, non come oggetto, cioè effetto di cause, ma in quanto entità soggettiva,...
autocosciènte
autocosciente autocosciènte agg. [comp. di auto-1 e cosciente]. – Che ha coscienza di sé, che ha autocoscienza.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali