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trascendentale

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trascendentale Nel linguaggio della filosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il termine designa l’‘a priori’, come ciò che non deriva dall’esperienza, ma è condizione del costituirsi di essa. Si contrappone, pertanto, a ‘empirico’, in quanto questo è derivato dall’esperienza, e a ‘trascendente’, inteso come ciò che oltrepassa l’esperienza e non si ritrova in essa, mentre il t. è valido e applicabile solo nell’ambito dell’esperienza, esprimendo la legge della conoscenza degli oggetti dell’esperienza. Kant pertanto definisce t. lo studio delle forme o principi a priori costitutivi dell’esperienza. In particolare, in Kant, principi t. sono le leggi del pensiero, in quanto regole della conoscenza; appercezione t., o pura, o originaria, è la rappresentazione ‘io penso’ (l’autocoscienza), la quale, mentre condiziona e accompagna tutte le altre rappresentazioni, non può essa stessa essere condizionata e accompagnata che da sé.

Il concetto di t. subisce mutamenti profondi negli sviluppi dell’idealismo successivi a Kant: in J.G. Fichte indica la caratteristica della dottrina della scienza secondo cui tutti gli aspetti della conoscenza dipendono dall’Io; in F. Schelling l’idealismo è t. in quanto assorbe l’oggetto come tale. In generale, nel pensiero contemporaneo è considerato t. ciò che appartiene al soggetto in quanto condiziona l’oggetto, ossia la realtà.

Vedi anche
appercezione Termine filosofico introdotto da G. Leibniz per indicare l’atto riflessivo attraverso cui l’uomo diviene consapevole delle sue percezioni, che di per sé possono anche rimanere inavvertite; l’appercezione è dunque il fondamento ultimo della coscienza e dell’io. I. Kant chiamò appercezione l’autocoscienza ... a priori In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale dell’intelletto, la causa, come ‘primo per natura’ cioè per la ragione, dal particolare della percezione ... Immanuel Kant Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, Kant, Immanuel ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, dove compì gli studî medî, e s'iscrisse quindi all'università. Seguace dapprima del ... realtà realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente. filosofia La nozione di realta è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes si era, infatti, affermata la tesi secondo cui gli uomini conoscono soltanto le idee, ossia ...
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE E CONCETTI in Filosofia
Tag
  • FILOSOFIA SCOLASTICA
  • AUTOCOSCIENZA
  • TRASCENDENTE
  • CONOSCENZA
  • IDEALISMO
Altri risultati per trascendentale
  • trascendentale
    Dizionario di filosofia (2009)
    Dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcenděre «oltrepassare, montare al di sopra» (comp. di trans- «trans-» e scanděre «salire»). Aggettivo che indica ciò che trascende, che va al di là di un certo ordine, di certi limiti; è termine tecnico della filosofia, che lo usa anche come ...
Vocabolario
trascendentale
trascendentale agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
trascendentalismo s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle...
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