Fisico italiano (Bologna 1850 - ivi 1920), senatore del Regno. Le ricerche per le quali egli è maggiormente ricordato sono quelle relative alle oscillazioni elettriche, campo nel quale può essere considerato come il più valido continuatore di H. Hertz nel dare basi sperimentali alla teoria di J. C. Maxwell. I suoi originali studi sperimentali sulle onde elettromagnetiche (che effettuò utilizzando un oscillatore da lui ideato e che porta il suo nome) ebbero inoltre notevole influenza sulle ricerche di G. Marconi.
rof. all'istituto tecnico di Bologna (1873), nell'univ. di Palermo (1880), infine (1889) in quella di Bologna. Socio nazionale dei Lincei (1898); membro di numerose accademie italiane ed estere. L'imponente opera di R. ha per oggetto fondamentali questioni di elettrologia, di elettromagnetismo e di ottica fisica. Classiche sono rimaste alcune sue ricerche, come quelle sull'isteresi magnetica. Ma sono le ricerche sulle oscillazioni elettromagnetiche a essere più note in quanto posero le basi sperimantali alla teoria di J. C. Maxwell. Come lo stesso R. esplicitamente avvertiva, "gli ulteriori progressi erano subordinati alla possibilità di creare apparecchi capaci di produrre onde alquanto più corte di quelle date dagli apparecchi di Hertz". Fra gli altri risultati delle sue ricerche fu appunto la costruzione dell'oscillatore a sfere, detto oscillatore di R., od oscillatore a tre scintille. Con questo oscillatore egli condusse una celebre serie di esperimenti, poi riassunti in L'ottica delle oscillazioni elettriche (1897), che portarono ulteriori conferme alle teorie maxwelliane ed esercitarono una notevole influenza sull'opera di G. Marconi. Gli ultimi lavori di R. ebbero per oggetto da un lato lo studio dei campi elettromagnetici creati da cariche elettriche o da poli magnetici in movimento, dall'altro le ricerche su I fenomeni elettroatomici sotto l'azione del magnetismo (1918), sulle forze ponderomotrici elettromagnetiche, e infine (1915-20) sulla teoria della relatività, che R. sottopose a una serrata critica sia dal punto di vista concettuale sia da quello sperimentale.