Stato dell’Europa occidentale, nella regione pirenaica, tra la Spagna e la Francia. La popolazione ha registrato un notevole aumento nell’ultimo ventennio del 20° sec. (38.000 ab. nel 1981; 65.971 al censimento del 1999), in seguito al crescente benessere economico derivato dallo sviluppo del turismo. Il territorio, formato dalla regione sorgentifera del fiume Valira, che si getta nel Segre (affl. dell’Ebro), è interamente montuoso, con morfologia aspra. La catena pirenaica sfiora più volte i 3000 m (Pic de Serrère, 2911 m; Coma Pedrosa, 2946 m; Tossa Plana, 2907 m). Clima rigido con inverni lunghi e freddi, estati brevi, piogge e precipitazioni nevose abbondanti. Oltre la metà del territorio è coperta da prati e pascoli permanenti (con transumanza estiva di ovini e bovini). Il settore terziario assorbe più dell’80% della popolazione attiva: la principale risorsa economica è costituita dal turismo (circa 2.791.000 ingressi di turisti nel 2004); rilevante l’insediamento di numerose imprese finanziarie, attratte da una legislazione che fa di Andorra un ‘paradiso fiscale’. Importanza secondaria ha l’agricoltura (coltura del tabacco). La popolazione è formata in gran parte da immigrati (soprattutto Spagnoli, ma anche Portoghesi e Francesi), mentre gli Andorrani sono poco più di un terzo del totale. Lingua ufficiale è il catalano. I principali centri, oltre alla capitale, sono: Les Escaldes, Ordino, El Serrat, Soldeu, il centro più elevato (1826 m), ed Encamp.
Il territorio di Andorra nel 9° sec. era sotto la potestà del vescovo spagnolo di Urgel (Catalogna). In seguito la zona fu rivendicata anche da feudatari francesi, divenendo oggetto di una disputa che trovò un primo accordo nel 1278, quando si stabilì una forma di doppia sovranità franco-spagnola. Nel 1607 i poteri dei conti di Foix, codetentori del principato, furono acquisiti dalla corona francese; nel 1806 Napoleone trasformò Andorra in una Repubblica. Nel 1993 la nuova Costituzione democratica ha attribuito un significato puramente onorifico al tradizionale coprincipato, esercitato dal capo dello Stato francese e dal vescovo di Urgel.
Con le elezioni del 2009 la coalizione di centro-destra ha perso per la prima volta dal 1994. Tuttavia il governo di centro-sinistra non ha ottenuto l’approvazione parlamentare sulla proposta di introdurre nel Paese un’imposta sul valore aggiunto al 4,5%, uno dei punti di un piano di riforma fiscale volto a migliorare le finanze dello stato e ad avviare una maggiore integrazione nell’economia europea: l’opposizione ha infatti bloccato la proposta rivendicando l’opportunità di riforme più graduali e, con le elezioni anticipate dell’aprile 2011, il partito di centro-destra dei Democratici di Andorra ha vinto 20 seggi su 28 in parlamento, ottenendo la maggioranza assoluta anche alle consultazioni tenutesi nel 2015, alle quali ha ottenuto 15 seggi, mentre nel 2019, pur affermandosi con il 35% dei consensi, ha perso la maggioranza assoluta. Dal maggio dello stesso anno è capo del governo A.M.Petit, riconfermato nella carica a seguito delle elezioni dell'aprile 2023.
Valle Madriu-Perafita-Claror (2004, 2006).