Elemento di piccolo spessore, generalmente metallico, avente forma e finalità svariate: per dirigere opportunamente una corrente d’aria, come nelle a. direttrici degli impianti di condizionamento d’aria; per determinare particolari reazioni di un fluido (aria, acqua, ecc.) su corpi (aerei, navi, proiettili, ecc.) in moto rispetto a esso; per aumentare la superficie di un corpo allo scopo di attivarne lo scambio di calore con un fluido a contatto, come nei radiatori, nelle testate e nei cilindri dei motori a combustione interna raffreddati ad aria, nei cilindri dei compressori, nei tubi dei riscaldatori o dei refrigeranti e simili.
In aeronautica, una classe importante di a. (chiamate anche con il nome tedesco Flettner o inglese tabs) è costituita da piccole superfici mobili rispetto agli alettoni, all’equilibratore e al timone di direzione (v. fig.). Se queste a. sono comandate in maniera irreversibile dal pilota, servono a togliere eventuali dissimmetrie aerodinamiche, a compensare squilibri dovuti a spostamenti di carichi, a compensare l’effetto della mancata spinta di un propulsore ecc.; le a., spostandosi, determinano l’azione aerodinamica di equilibramento o di stabilizzazione ( a. equilibratrici o stabilizzatrici); sono regolabili in volo o solo a terra. Se si muovono automaticamente in senso contrario alla superficie mobile relativa sono dette compensatrici e servono a ridurre il momento aerodinamico rispetto all’asse delle cerniere e quindi ad alleviare lo sforzo sui comandi da parte del pilota. Nei velivoli di grandi dimensioni spesso può risultare conveniente comandare indirettamente la superficie mobile tramite un’a. detta servomotrice, agendo sulla quale si determina la rotazione in verso opposto della superficie di comando principale. A., di grandi dimensioni, sono altresì utilizzate per costituire superfici ipersostentatrici: fra esse si menzionano l’a. Handley-Page e l’a. Fowler. Un tipo particolare di a. è poi quello delle a. freno che nel volo normale fanno corpo con l’ala.
In marina, si chiama a. idroplana una piccola superficie a forma d’ala destinata alla sostentazione dinamica in acqua; assai poco impiegata negli idrovolanti, ha qualche applicazione su battelli veloci (aliscafi) anche di notevoli dimensioni: le a. creano anche a piccole velocità forte portanza che vale a tenere sollevata la maggior parte dello scafo, a eccezione delle eliche, determinando una drastica riduzione della resistenza all’avanzamento. A. di rollio: pinne metalliche disposte longitudinalmente, sul fasciame esterno dello scafo, in corrispondenza dei ginocchi, in modo da frenare le oscillazioni di rollio della nave. A. di deriva: superfici manovrabili, disposte nel piano verticale longitudinale della nave, che possono essere spinte fuori dello scafo, in modo da opporsi al movimento laterale della nave (deriva) provocato dal rimorchio di una rete o dall’azione del vento sulla velatura. A. stabilizzatrici: le pinne dello stabilizzatore a timoni orizzontali. zoologia Negli uccelli, gruppo di penne (anche alula, ala bastarda o spuria o falsa), inserite sul primo dito, dietro l’angolo dell’ala.