Iniezione percutanea (o per via chirurgica) di etanolo all’interno di una massa solida o cistica. Il principio dell’a., di solito eseguita mediante guida ecografica, si basa sull’induzione di una necrosi coagulativa all’interno della massa, causandone una riduzione volumetrica e funzionale. Usata in passato per la cura di numerosi tumori solidi a carico di fegato, pancreas, tiroide, l’a. è stata progressivamente sostituita da tecniche più efficaci (chemioembolizzazione, radiofrequenza). Trova ancora oggi applicazione nella terapia del dolore, dove la procedura si effettua su alcuni plessi nervosi (per es. plesso celiaco) in modo da impedire il funzionamento delle fibre deputate alla trasmissione del dolore. Si usa inoltre nel trattamento dell’ostruzione all’efflusso ventricolare nella cardiomiopatia ipertrofica, dove in casi selezionati può sostituire la miectomia chirurgica del setto interventricolare.