Frequenza di un’onda elettromagnetica compresa entro il campo delle radioonde (➔ onda).
In medicina, le correnti a r. (fra 30 kHz e 300 MHz) possono essere utilizzate a scopo operatorio, poiché con la corrente modulata si possono praticare incisioni molto precise. La corrente non modulata si utilizza a scopo coagulativo o, soprattutto, per effettuare la distruzione selettiva di piccole zone di tessuto (es. miocardio, tumorale). In cardiologia la r. è utilizzata per ablare aggruppamenti cellulari da cui originano stimoli contrattili abnormi (focolai aritmogeni) causando aritmie di vario tipo, qualora non vi sia risposta ai farmaci. Questi focolai possono essere situati in sede atriale (e generare fibrillazione e flutters o tachicardie atriali ectopiche), a livello della giunzione atrioventricolare (tachicardie nodali ecc.) o ventricolare (tachicardia ventricolare). In oncologia la r. trova impiego per causare la necrosi e distruzione parziale o totale del tumore (es. fegato) in alternativa alla chirurgia tradizionale o qualora questa sia controindicata.