paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] il p. del mentitore, v. mentitore), gli altri relativi alla teoria degli insiemi e alle sue implicazioni logico-matematiche (per es., il p. di Russell, che può essere così enunciato: «l’insieme di tutti gli insiemi che non comprendono sé stessi come ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] n. 2). b. In botanica, cavità che si trova in un tessuto, di dimensioni più ampie dei soliti spazî intercellulari; per es., c. sottostomatica, che sta al di sotto di uno stoma e comunica con altri spazî intercellulari del mesofillo. 6. Termine usato ...
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reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto [...] ’astensione da un’azione che è imposta dalla legge (per es., l’omissione di atti d’ufficio); r. continuato, consistente un possibile pregiudizio di un bene tutelato dalla legge (per es., l’istigazione a delinquere); r. aberrante, quello commesso ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] di quiete), quelli che indicano il permanere del soggetto in un dato luogo o in una data posizione o condizione (per es., essere, stare, rimanere, ecc.). In senso fig., nel linguaggio medico (con sign. affine a stasi, ma in senso più oggettivo, come ...
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parassita
s. m. e agg. (raro parassito, ant. parasito, come s. m.) [dal lat. parasita o parasitus, gr. παράσιτος, comp. di παρά «presso» e σῖτος «alimento, sostentamento»] (pl. m. -i). – 1. a. In origine, [...] p., il coefficiente che compare nelle relazioni tra grandezze fisiche quando si usano unità di misura incoerenti tra loro (per es., se si misurano le lunghezze in metri e le aree in ettari, occorrerebbe introdurre nella formula per il calcolo delle ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] 120° in senso verticale e 150° in senso orizzontale); c. ottico o campo oggetti, di un sistema o di un apparecchio ottico (per es. di un obiettivo), è l’angolo solido che comprende i punti di cui il sistema è in grado di fornire un’immagine. In senso ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] individuazione e la caratterizzazione rispetto a un’alterità, sia essa di altra persona, per es. il Padre rispetto al Figlio, sia di un tutto rispetto alle parti, per es. l’unità teandrica del Cristo rispetto alla natura umana o alla natura divina in ...
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triade
trìade s. f. [dal lat. tardo trias -ădis, gr. τριάς -άδος, der. del tema di τρεῖς «tre»]. – Complesso, gruppo unitario e organico di tre persone o divinità, di tre enti o elementi: la t. dei grandi [...] . divina o di divinità, in varie religioni politeistiche (per es., la t. Giove, Giunone e Minerva, in Roma antica cui quello intermedio ha proprietà intermedie fra quelle degli altri due (per es., cloro, bromo, iodio; calcio, stronzio, bario). 4. Nome ...
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s. f. [lat. vacca]. – 1. La femmina adulta dei bovini: allevamento di vacche; vacche da lavoro, da riproduzione, da macello o da carne (carne di vacca, e assol. bollito di vacca), da latte; pelle di vacca [...] per traslato, di persona, diventare fiacco, svogliato (cfr. il sinon. invacchire); in usi region., andare in v., guastarsi, detto per es., del tempo che si rannuvola, o anche rovinarsi, andare a finire male: la festa, o la nostra iniziativa, è andata ...
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discòrde agg. [dal lat. discors -ordis, comp. di dis-1 e cor cordis «cuore»; cfr. concorde]. – 1. Che non è concorde, che sente o pensa diversamente da altri: io e lui siamo d. su molti punti; cittadini [...] nostri disiri Dal voler di colui che qui ne cerne (Dante). 2. In matematica, detto di due orientazioni opposte (per es., nel piano, quelle delle rotazioni oraria e antioraria); nell’analisi vettoriale, di due vettori aventi uguale direzione ma verso ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...